Covid-19: lโ€™efficacia del trattamento precoce con farmaci antinfiammatori non steroidei

di Stefano Pezzola

Oggi decido di analizzare uno studio tutto italiano pubblicato il 22 aprile 2022 sullโ€™American Journal of Biomedical Science & Research dal titolo โ€œCovid-19 โ€“ il trattamento precoce con farmaci antinfiammatori non steroidei riduce i ricoveri e la durata dei sintomiโ€.
Lo studio realizzato da Serafino Fazio, Sergio Grimaldi e Andrea Mangiagalli, medici del Consiglio Scientifico del Comitato Terapia Domiciliare Covid-19, รจ stata svolta con metodo retrospettivo osservazionale e ha preso in esame i dati di 966 pazienti non vaccinati (selezionati appositamente per valutare lโ€™impatto della cura in assenza di supporto vaccinale).
Al seguente link รจ possibile scaricare il documento in forma pdf (AJBSR 22 aprile 2022).

Nellโ€™introduzione gli studiosi evidenziano di aver affermato โ€œallโ€™inizio della pandemia SARS-CoV-2, alla luce del nuovo virus e della malattia poco conosciuta, in assenza di indicazioni sulla Medicina Basata sullโ€™Evidenza, i pazienti avrebbero dovuto essere curati con farmaci giร  disponibili, utili per contrastare la fisiopatologia del COVID-19. La letteratura recente ha confermato che questo sarebbe stato senza dubbio un approccio di successo, dimostrando che un trattamento precoce con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), in pazienti con COVID-19 da lieve a moderato, produce significativa riduzione dei ricoveri e della durata della malattia. I FANS hanno indicazione nel COVID-19 non solo per le loro azioni antinfiammatorie ma anche, alcune molecole, per le loro proprietร  antivirali proprietร โ€.
Sono stati analizzati come detto i dati dellโ€™intero gruppo di 966 pazienti e il sottogruppo di 339 over-50.

Lโ€™analisi dei dati ha mostrato che i due gruppi non erano significativamente diversi per etร , distribuzione per sesso, e comorbiditร .
I risultati mostrano una significativa riduzione del numero di ricoveri in Gruppo 1 rispetto al Gruppo 2 (13 vs 41, p<0,0001) e tra i due sottogruppi over 50 (9 vs 24, p<0,001), mostrando una riduzione di ricoveri ospedalieri rispettivamente del 68 e del 63%. Inoltre, vi รจ stata una riduzione della durata dei sintomi della malattia rispettivamente da 15 a 11 giorni e da 16 a 11 giorni.
Il trattamento precoce con indometacina e nimesulide ha prodotto zero ricoveri.
In totale sono morti 6 pazienti ricoverati: 5 nel Girone 2 e unico nel gruppo 1, tutti tra gli over 50.

Quindi โ€œtra i farmaci anti-infiammatori utilizzati, indometacina e nimesulide hanno determinato zero ospedalizzazioni, a seguito di somministrazione entro le 72 ore dallโ€™inizio dei sintomi.
Sono stati documentati i decessi di 6 pazienti (tutti over 50 con almeno una comorbiditร ), nel gruppo che aveva iniziato la terapia entro le 72 ore (over 80 con patologie pregresse) e 5 nel gruppo che aveva iniziato la terapia piรน tardivamente
โ€.

Uno studio ben circostanziato che conferma la necessitร  di intervenire in fase precoce, come ribadito da oltre due anni da molti medici, e avvalorato da uno studio randomizzato indiano.
Moltissimi medici, ricercatori, statistici e analisti, stanno continuando la raccolta dati per poter elaborare uno studio ancora piรน ampio.

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