Da Foiano a Trevi, Giosuè Vendepane in mostra tra arte e Carnevale

Il Sindaco di Foiano della Chiana Jacopo Franci in visita alla mostra : “Giosuè sta facendo strada nel mondo dell’arte con Foiano nel cuore”

Il Sindaco di Foiano della Chiana Jacopo Franci, accompagnato dal Vicesindaco Gabriele Corei e dall’Assessore alla Cultura Riccardo Reali, ha fatto visita, nei giorni scorsi, alla mostra Minima Carnascialia dell’artista foianese Giosuè Vendepane, allestita nello storico Palazzo Lucarini a Trevi, in Umbria.

L’esposizione, curata da Maurizio Coccia e Mario Consiglio nell’ambito della rassegna Boys don’t cry, sarà visitabile fino al 4 maggio 2025. Promossa dal Comune di Trevi, la mostra rappresenta un’importante tappa nel percorso artistico di Vendepane, giovane artista di 26 anni affiliato all’Accademia di Belle Arti di Perugia e già protagonista nel panorama dell’arte contemporanea.

“Ci è sembrato doveroso rendere omaggio a questo nostro giovane concittadino che si sta facendo grande strada nel mondo dell’arte contemporanea e che sta portando in giro per l’Italia il nome di Foiano della Chiana”, ha dichiarato il Sindaco Jacopo Franci. “La sua passione è nata dentro il carnevale, dove ancora oggi è impegnato, e questo dimostra quanto questa nostra secolare manifestazione sia importante sia sotto il profilo culturale che sociale ed umano. Oggi Giosuè, partendo dal Carnevale, ha fatto della creatività e della manualità la propria arte. Lo ringrazio a nome di tutta la comunità e invito i miei concittadini a visitare la mostra, ospitata in un antico palazzo nel cuore della città storica di Trevi.”

La mostra Minima Carnascialia esplora il carnevale come metafora della condizione umana contemporanea, attraverso l’uso di materiali di recupero e tecniche miste. Le sue installazioni e sculture reinterpretano l’immaginario popolare e la tradizione carnevalesca, svelando le ambiguità del potere e il fragile confine tra protezione e oppressione, tra sicurezza e minaccia. Due le installazioni protagoniste della mostra: “Turisti per sempre” è un fiore meccanico che si apre e si chiude al suono di un allarme, un oggetto apparentemente fragile, ma feroce nei dettagli, i cui petali riportano i nomi delle vittime di violenze, trasformandoli in memoria visiva; Memento Oculus, invece, è un teschio informe con due occhi pulsanti (rosso e blu) che veglia sul fiore come simbolo di un potere che osserva, giudica e segna.  La visita del Sindaco Franci rappresenta un ulteriore riconoscimento per il talento e l’impegno di Giosuè Vendepane, che con la sua opera contribuisce a tenere viva la tradizione creativa e culturale di Foiano della Chiana.

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