Dalla Ferrari alla Porsche: ad Arezzo il raduno d’auto d’epoca “Ruote nella Storia”

Oltre 70 storiche auto d'epoca sfileranno fra Arezzo e Castiglion Fiorentino per i 100 anni di ACI

Presentato presso il Palazzo della Fraternita dei Laici “Ruote nella Storia”, il raduno d’auto d’epoca di ACI Italia che farà tappa ad Arezzo e Castiglion Fiorentino. Dalla Lancia alla Ferrari, dalla Fiat alla Porsche, sono circa 70 gli storici veicoli, fra i più belli mai progettati, che nella mattina di domenica 8 ottobre daranno vita ad un vero spettacolo.

«Si tratta del più importante evento legato ai 100 anni dell’Automobile Club – ha spiegato il Presidente di ACI Arezzo Bernardo Mennini -. Un raduno di stampo nazionale il cui obbiettivo non è solo attrarre appassionati delle quattro ruote ma anche turismo, promuovendo i nostri territori: aretino e castiglionese». 

La partenza è prevista dalla sede di ACI Arezzo, in viale Signorelli, dove prima di mettersi al volante il Club offrirà una colazione a tutti i partecipanti. Dopodiché gas. La carovana di gioielli d’epoca si muoverà verso lo Scopetone, passerà da Palazzo del Pero, e poi giù fino a Castiglion Fiorentino, fermandosi in piazza del Municipio. «Un tracciato tipico aretino – ha detto Paolo Volpi, fiduciario sportivo ACI Arezzo – con alle spalle una storia di tanti anni ed eventi sportivi importanti».

Silvia Capacci e Paolo Volpi

Da Castiglion Fiorentino si tornerà poi ad Arezzo, attraversando alcune delle vie più importanti del Centro Storico, in concomitanza con il mercato internazionale del cibo. Via Vittorio Veneto, piazza della Repubblica. E poi piazza San Francesco, fino al Prato, dove saranno parcheggiate tutte le vetture. Sotto le Logge Vasari si svolgerà il pranzo sociale, e poi la premiazione e la consegna degli omaggi. «Il pranzo sarà “diffuso” – ha spiegato Volpi – sono infatti state coinvolte tutte le realtà ristorative in zona». 

«La giornata – ha concluso poi il Direttore di Aci Arezzo Silvia Capaccigiungerà al suo epilogo con una visita facoltativa al Palazzo della Fraternita dei Laici»

«L’obbiettivo nostro come ACI – ha ribadito il Presidente Mennini – è quello di promuovere il territorio. Quando un’auto d’epoca circola non valorizza solo sé stessa, ma anche e soprattutto il luogo, il contesto e le persone che la circondano. Bisogna comprendere che avere un’auto d’epoca non è “un vanto da ricchi”. Chi oggi ne mantiene una può essere paragonato al gestore di un Museo. E’ la passione a guidarlo. Con impegno e sacrificio mantiene intatto un capolavoro dell’ingegno umano, qualcosa che può essere paragonato ad un’opera d’arte, di cui tutti possono rimanere affascinati».

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