Dichiarazione del capogruppo Marco Donati (Scelgo Arezzo)
“Pochi giorni fa si è tenuta un’assemblea congiunta che ha visto partecipare consiglieri comunali e provinciali all’interno della Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo. L’intento era rilanciare la realizzazione di una stazione dell’alta velocità in prossimità del capoluogo, ovvero a Rigutino. Devo essere sincero: nonostante il tentativo di radunare il numero maggiore di istituzioni e rappresentanze locali, gli assenti erano tanti. Moltissimi sindaci, il rappresentante in Parlamento eletto nel collegio aretino, alcuni consiglieri regionali e categorie economiche: assenze pesanti visto l’argomento e gli attori coinvolti.
Nonostante Scelgo Arezzo abbia deciso, per senso di responsabilità, di sottoscrivere il documento finale, non me la sento di biasimare gli assenti perché come ho avuto modo di chiarire nel corso del mio intervento, il dibattito sulla stazione è aperto da 10 anni, senza che si sia mai intravisto un atto amministrativo concreto che consentisse di vederla realizzata.
Comprendo che il sindaco Ghinelli, deluso dalla temporanea indicazione del ministero guidato da Matteo Salvini, ricaduta nel Comune di Cortona e più precisamente nella frazione di Creti come ipotetico luogo nel quale realizzare detta stazione, indebolito dalle divisioni locali sull’argomento all’interno del suo stesso schieramento, abbia tentato di rilanciarsi grazie all’appuntamento tenutosi in provincia.
Allo stesso tempo sono convinto che Arezzo debba evitare dibattiti autoreferenziali e circoscritti solo al perimetro del territorio. Come ribadito, le comunità locali che si muovono tra le vallate aretine sono quotidianamente messe in difficoltà da infrastrutture stradali insufficienti, pericolose e condizionate nei propri spostamenti ferroviari verso Firenze e le altre grandi città dai ritardi dei treni e da un numero sempre più esiguo di corse.
Rimangono ancora incognite fondamentali per lo sviluppo: la terza corsia autostradale, il collegamento Due Mari e, per precise responsabilità amministrative, il completamento delle infrastrutture digitali nel Comune di Arezzo. Sono nodi cruciali che incidono direttamente sulla competitività delle imprese, sulla qualità della vita dei cittadini e sulle opportunità per le nuove generazioni.
Questi temi, con le difficoltà quotidiane che comportano, richiedono un maggiore impegno, una visione lungimirante e la capacità di superare eventuali ostacoli con determinazione. È indispensabile uno sforzo collettivo per trasformare i problemi in occasioni di crescita.
In un momento in cui il settore manifatturiero, con le aziende legate ai grandi brand della moda e non solo, sta affrontando una crisi senza precedenti, appare quanto meno inopportuno innescare un conflitto sterile con una parte delle rappresentanze economiche. Il dialogo, il confronto costruttivo e la ricerca di soluzioni condivise devono prevalere su divisioni e contrapposizioni dannose.
Occorre dare più spazio alle idee che alle ripicche, più attenzione al futuro che agli scontri del presente. Arezzo ha tutte le carte in regola per crescere, innovare, per diventare un modello di sviluppo sostenibile ed efficace. Ma per farlo servono coraggio, visione e la volontà di costruire quel futuro che la comunità merita”.