Donato Caporali: Arezzo è una città allo sbando

Recentemente sono uscite 3 classifiche nazionali, che se pur riguardando l’intera provincia di Arezzo non possono non interessare il comune capoluogo.

La prima stilata da Legambiente “Ecosistema Urbano” (56° posto su 110), la seconda è del Sole 24 Ore sulle Smart City. (193° posto) e l’ultima sugli appalti collegati alle opere PNRR (106°posto su 107).

In tutte queste classifiche Arezzo arretra notevolmente sulle proprie performance rispetto al passato, nell’ultima citata addirittura finendo a fondo classifica.

Tutto ciò è solo conferma rispetto a quanto è sotto gli occhi di tutti gli aretini, una città degradata e mal amministrata da Ghinelli e la destra aretina, come cantieri fermi, mal gestiti e notevolmente in ritardo, in un quadro complessivo di microcriminalità dilagante, disinteresse per le povertà diffuse e una difficoltà sociale ormai endemica in città.

Arezzo avrebbe bisogno di altro, meno annunci di un sindaco assente e maggiore concretezza per una città che si è fatta vanto di operosità e del sapersi rimboccare le maniche.

A metà del secondo mandato della destra cittadina al governo, con ancora due anni davanti, come Partito Democratico siamo molto, molto preoccupati per il futuro degli aretini e della città.

Perdere investimenti oggi e veder diminuire la qualità di vita significa perdere competitività e coesione sociale nei prossimi anni, come città e come comunità.

Il Partito Democratico per il bene di Arezzo e dei suoi abitanti lancia la sfida per garantire l’alternativa a questa destra aretina e alla giunta Ghinelli che stanno trascinando la nostra città sempre più a fondo.

Occorre lungimiranza e visione per una città diversa e dinamica, per un’amministrazione al servizio dei cittadini e non di una destra chiusa nel palazzo concentrata solo in litigi e spartizione del potere. Il Partito Democratico è pronto a garantire la rinascita di Arezzo, ci siamo e ci saremo, come sempre dalla parte degli aretini.

 

Donato Caporali, Capogruppo PD Arezzo in Consiglio Comunale

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