Egiziano Andreani sull’area Lebole: “Situazione degradata”

"Occorre una soluzione organica condivisa adesso, senza scaricare una pesante eredità sulle future generazioni”

Ho letto con interesse l’intervista rilasciata a un quotidiano locale dall’imprenditore proprietario dell’area Lebole. Tanti i temi e le considerazioni, filtrati attraverso un excursus storico che coinvolge, tra gli altri, anche le ultime amministrazioni comunali. Sono infatti coinvolti e chiamati in causa alcuni degli attori più rilevanti che la città può vantare, sia da un punto di vista economico e di rappresentanza categoriale sia da un punto di vista istituzionale. Di fronte alle parole di Carrara, tuttavia, due cose non possono essere più accettate: il silenzio e la mancanza di azione. Chiedo pertanto un chiarimento per sapere come sono andate e come stanno andando le cose e che i protagonisti coinvolti trovino i modi e i tempi per addivenire a una soluzione organica condivisa che restituisca un senso e una prospettiva al futuro sviluppo dell’area e della città. Quel che è certo, a oggi, è che ci stiamo caricando di una grave responsabilità: rischiamo di lasciare in eredità ai nostri figli una situazione degradata”.

Ufficio Stampa Comune di Arezzo

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