Errori statistici e numerici commessi dal CDC durante la pandemia Covid-19

Un interessante studio è stato pubblicato il 23 marzo 2023 su SSRN a firma di Tracy Beth Hoeg del Dipartimento di Epidemiologia e Biostatistica dell’Università della California di San Francisco dal titolo “Errori statistici e numerici commessi dai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie durante la pandemia di COVID-19“.

Al seguente link è possibile scaricare lo studio integrale in formato pdf:
Statistical and numerical errors made by CDC

I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) sono stati un’importante fonte di informazioni durante la pandemia di COVID-19, guidando le politiche e le pratiche in molti aspetti della vita.
Pertanto, era imperativo che le informazioni fossero prive di errori o, se commessi,  venissero corretti rapidamente” scrivono i ricercatori.

Abbiamo cercato di compilare i casi di errori numerici e statistici commessi dal CDC durante la pandemia di COVID-19 esaminando le pubblicazioni, i comunicati stampa, le interviste, le riunioni e gli account Twitter del CDC – puntualizzano gli esperti di epidemiologia e biostatistica – inoltre, abbiamo catalogato i dati sulla mortalità sia dal National Center for Health Statistics che dal CDC COVID Data Tracker e abbiamo confrontato i risultati riportati“.

La conclusione è che “un prerequisito fondamentale per prendere decisioni politiche informate è l’accuratezza e l’affidabilità delle statistiche, anche in tempi di incertezza.
La nostra indagine ha rivelato 25 casi di errori numerici o statistici commessi dal CDC.
La nostra indagine suggerisce 1) la necessità di una maggiore diligenza nella raccolta e nella segnalazione dei dati, e 2) che l’entità federale responsabile della segnalazione delle statistiche sanitarie dovrebbe essere protetta dall’entità che stabilisce la politica a causa delle preoccupazioni di pregiudizi sistematici reali o percepiti negli errori“.

25 casi in cui il CDC ha segnalato errori statistici o numerici.
Venti (80%) di questi casi hanno esagerato la gravità della situazione COVID-19.
3 (12%) casi hanno contemporaneamente esagerato e minimizzato la gravità della situazione, un errore è stato neutro e un errore ha esagerato i rischi del vaccino Covid-19.

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