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Fallimento dell’Amministrazione Comunale di Arezzo nella Gestione degli Asili Nido: Un Disastro Annunciato

Donella Mattesini - Valentina Vaccari

Donella Mattesini - Valentina Vaccari

La recente pubblicazione della graduatoria provvisoria per i bambini nati tra il 10 settembre 2023 e il 9 giugno 2024, che aspirano a un posto negli asili nido comunali o in quelli privati accreditati per l’anno scolastico 2024/2025, è l’ennesima dimostrazione dell’incapacità dell’Amministrazione Comunale di Arezzo di rispondere alle esigenze fondamentali delle famiglie.

I numeri sono impietosi: su 170 domande presentate, solo 65 bambini troveranno posto nelle strutture disponibili. Questo significa che ben 105 bambini resteranno fuori, lasciando altrettante famiglie in una situazione di estrema difficoltà. È uno scandalo che in una città come Arezzo, l’amministrazione non sia in grado di fornire servizi essenziali come l’asilo nido, fondamentali per il benessere delle famiglie e per la crescita equilibrata dei bambini.

Già l’anno scorso erano rimasti fuori ben 89 bambini. Vanno aperti nuovi servizi, perché anche se c’è il calo della natalità, la richiesta è aumentata per molteplici motivi, a partire dalla consapevolezza dell’importanza della crescita insieme ad altri bambini.

L’attuale amministrazione aveva promesso maggiore attenzione alle famiglie e un incremento dei servizi per l’infanzia con l’istituzione della Fondazione Comunità. Tuttavia, la realtà dei fatti dimostra esattamente il contrario e le famiglie restano senza servizi, in balia di una gestione inefficiente e poco lungimirante.

Le conseguenze di questa carenza di posti sono drammatiche. I genitori si trovano costretti a fare i salti mortali per conciliare lavoro e cura dei figli. Molti saranno costretti a ridurre l’orario di lavoro o a rinunciare completamente, con un impatto devastante sulle finanze familiari e sul benessere psicologico. Senza un supporto adeguato, il carico di stress e preoccupazioni aumenta, influenzando negativamente la qualità della vita.

Questa situazione mette in evidenza la totale assenza di pianificazione da parte dell’amministrazione comunale. È inaccettabile che, in un periodo storico in cui il calo delle nascite è un problema ben noto, il Comune non riesca a fornire servizi adeguati per incentivare le giovani coppie a fare figli. Senza asili nido sufficienti, come si può pensare di costruire una comunità prospera e sostenibile?

È ora che l’amministrazione comunale si svegli dal proprio torpore e prenda atto delle proprie responsabilità. È necessario un piano straordinario per creare nuovi asili nido e aumentare i posti disponibili nelle strutture esistenti. Non è più il momento delle promesse vuote, ma delle azioni concrete. Le famiglie aretine meritano di più, meritano un’amministrazione che metta al primo posto il loro benessere e quello dei loro figli.

Chiediamo pertanto che vengano aperti nuovi servizi di nido comunali e che venga attuata la legge n. 65/2017 che prevede anche l’attivazione di altre tipologie di servizi. Questa Amministrazione ha le risorse, ma non la volontà e la cultura politica per mettere al centro delle politiche educative e sociali il benessere dei minori e delle relative famiglie.

Ufficio Stampa
Valentina Vaccari-Donella Mattesini consigliere comunali PD

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