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Festa dei Carabinieri, 6 encomi e una scultura donata al Comando Provinciale di Arezzo

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Si è svolta nella giornata di ieri, mercoledì 5 giugno 2024, la tradizionale Festa dell’Arma dei Carabinieri, ad Arezzo, con la cerimonia e le celebrazioni per il 210° anniversario della Fondazione dell’Arma. Era infatti il 13 luglio 1914 quando l’allora Re di Sardegna, Vittorio Emanuele I, istituì il Corpo dei Carabinieri Reali con lo scopo di contribuire alla difesa dello Stato in tempo di guerra e di vigilare sulla pubblica sicurezza in tempo di pace. 

La Festa ricorre il 5 di giugno poiché ricorda quanto avvenne nel 1920, quando fu concessa la prima Medaglia d’oro al Valore Militare e la Bandiera dell’Arma per l’eroica partecipazione dei Carabinieri al primo conflitto mondiale.

La cerimonia di ieri si svolta in primis presso la sede del Comando Provinciale ad Arezzo, in Via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, dove è stato reso omaggio ai Caduti e deposta una corona di alloro alla Medaglia d’Oro al Valor Militare cui è intitolata la caserma, Appuntato Carmine Della Sala. Successivamente le celebrazioni sono proseguite al Parco Aldo Ducci, adiacente la caserma.

Colonnello Claudio Rubertà

Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Arezzo, Colonnello Claudio Rubertà, ha aperto il proprio discorso con un “fuori programma”. Un minuto di silenzio in ricordo di Carmine Della Sala, ucciso nel 1973, a cui, come già ricordato, è dedicata la Caserma di Arezzo, e di tre giovani della Guardia di Finanza, purtroppo deceduti pochi giorni fa durante un addestramento in montagna. Il Comandante ha posto l’attenzione su vari temi.

Dai cittadini di Arezzo, che necessitano di ascolto e presenza da parte dell’Arma, ai tempi attuali. Difficili, poiché caratterizzati da grandi questioni come l’ambiente, l’intelligenza artificiale, e purtroppo anche dalla guerra, che Rubertà non ha esitato a definire come “il fallimento della politica”, piuttosto che il suo proseguimento con altri mezzi. Un fallimento tale che distrugge il nostro futuro. Tema centrale, naturalmente, quello della sicurezza.

La sicurezza – ha detto il Comandante durante il proprio discorso – può essere perseguita sotto tanti punti di vista. Ma una cosa importante, da dire, un invito, è che si possono perseguire e ottenere grandi risultati se si lavora tutti insieme. Con spirito di sacrificio, spirito di comunanza, senza prescindere da due elementi fondamentali. La tolleranza e la comprensione verso le persone che sono un po’ meno fortunate di noi”.

Non importa chi siamo – ha concluso poi Rubertà – non importa neanche dove stiamo andando. L’importante è che ci stiamo andando insieme. Viva Arezzo, viva la Provincia di Arezzo, viva l’Italia, viva l’Arma dei Carabinieri!”.

Durante la cerimonia è stata mostrata per la prima volta alle autorità e ai cittadini di Arezzo un’opera del maestro Stefano Roselli, donata al Comando Provinciale dei Carabinieri. Si tratta di un cuore stilizzato recante al proprio centro un tricolore, realizzato in resina acrilica ecologica e fibra di vetro, con patinatura in oro francese e smalto sintetico. Secondo l’artista, che ha preso la parola durante la cerimonia, la scultura rappresenta ed esprime i valori, umani, culturali e sociali, dell’Arma dei Carabinieri e della sua storia. L’opera sarà collocata presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Arezzo. 

Il Vescovo di Arezzo Monsignor Andrea Migliavacca durante la benedizione a seguito dello scoprimento dell’opera
Il Maestro Stefano Roselli

Sono stati inoltre encomiati e premiati 6 militari, distintisi per il loro valore, la professionalità e la condotta in operazioni di servizio:

  • il Tenente Maurizio Pandolfi, fficiale dell’Arma dei Carabinieri impiegato con l’incarico di “Provost Marshal” presso la task-force air Kuwait, nell’ambito dell’operazione “Inherent Resolve-Prima Parthica”;
  • Il carabiniere scelto Michela Sestini, Addetto a nucleo investigativo di Comando Provinciale;
  • Il Maresciallo Stefano Bigiarini, Comandante di Stazione Carabinieri Forestale;
  • il Tenente Maurizio Pandolfi, il luogotenente Tommaso Surico e il vice brigadiere Roberto Bianchini, del Nucleo Operativo e Radiomobile di Compagnia capoluogo.

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