Feste patronali e Corpus Domini a Castiglion Fiorentino

Il programma delle celebrazioni di sabato 1° e domenica 2 giugno a Castiglion Fiorentino in occasione delle feste patronali di Santa Maria delle Grazie ad Orzale, San Clemenziano a Petreto e del Corpus Domini.

Ad Orzale, sabato 1° giugno, alle ore 18.00, verrà celebrata una messa in onore della festa patronale di Santa Maria delle Grazie. La tradizionale merenda, invece, è stata posticipata a domenica 2 giugno in località Petreto, vista la concomitanza con i festeggiamenti in onore del patrono San Clemenziano.

Domenica 2 giugno, al termine della messa che verrà celebrata alle 16:30 all’interno della piccola chiesa di Petreto, è prevista la merenda che riunisce la popolazione delle località circostanti.

Domenica 2 giugno si celebra il Corpus Domini. A Castiglion Fiorentino le celebrazioni partono dalla mattina. Alle ore 11.00 alla Chiesa di Santa Maria e Santa Cristina alla Pieve di Chio verrà celebrata la messa a cui seguirà la processione.

La sera, alle 21.00, la messa alla chiesa della Collegiata e a seguire la tradizionale processione verso la chiesa del Rivaio, passando per Sant’Agostino e Porta Fiorentina.

FESTA PATRONALE DELLA MADONNA DELLE GRAZIE AD ORZALE

Sabato 1° giugno è in programma la festa patronale della Madonna delle Grazie ad Orzale, frazione del Comune di Castiglion Fiorentino. La località di Orzale, situata al principio di una collina della Valle di Chio e raggiungibile dalla strada comunale che dai Cappuccini giunge fino alla Pieve di Chio, è caratterizzata da vari sentieri e strade sterrate che percorrono i boschi della splendida Valle e conducono alle vicine frazioni.

La festa della Madonna delle Grazie è dedicata a Maria, ovvero alla maternità, al suo essere madre di Cristo e allo stesso tempo si riferisce alle Grazie che Maria garantisce agli uomini intercedendo per loro dinnanzi a Dio Padre onnipotente.

Il nome Orzale probabilmente deriva da Hortus, divenuto Ortale ed infine Orzale, località esistente già nel XIV secolo. Nel XVII secolo fu costruita la Chiesa dedicata a San Michele Arcangelo e iniziò a coesistere assieme ad un’altra chiesa parrocchiale situata nei pressi del castello di Tuori. Quest’ultima nel Settecento fu abbandonata e le suppellettili e gli arredi furono trasportati ad Orzale.

FESTA PATRONALE DI SAN CLEMENZIANO A PETRETO

La località di Petreto prende il nome dall’antica pietraia dove sorgeva la ‘villa’, oggi piccola frazione del Comune di Castiglion Fiorentino e si erge in una lieve collina che domina la Val di Chio.

Nel 1783 alla parrocchia di Petreto è unificata quella delle Fontanelle, poco distante dal paesello, nel periodo in cui viene soppresso il Comune della Montanina. La piccola Chiesa di San Bartolomeo alle Fontanelle, detta anche della ‘Greppa’, con il suo caratteristico campanile a vela, dalla fine del 1800 ha vissuto gradatamente uno stato di abbandono con lo spopolamento del villaggio.

All’interno della Chiesa è conservato il corpo del Santo, del quale non si hanno molte notizie. Le sue reliquie pare siano state rinvenute nelle catacombe romane; egli vive nella città di Eraclea assieme ad altri due martiri, Teodotus e Filomenus.

Nel 1831 i resti di San Clemenziano vengono donati al parroco Pietro Aretini, che precedentemente, nel 1799, aveva guidato le truppe locali nell’insurrezione ‘Viva Maria’ contro quelle giacobine. Arrivate in Curia, le reliquie sono ricomposte in forma umana assieme ai resti del sangue e collocate in un’urna di cristallo e legno decorato con oro zecchino.

Il corpo del Santo probabilmente arrivò senza testa, che fu intagliata in legno di testucchio dal falegname locale Rossi e l’urna collocata nella nicchia di un altare appositamente eretto.

CORPUS DOMINI

In questo giorno si celebra la solennità cristiana dedicata al Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, ma per la comunità è anche la festa della compagnia del SS. Sacramento.

In questo periodo ci sono anche i riti di affidamento della cappa per nuovi confratelli che si iscrivono alle Compagnie, molto importanti per il mantenimento di una delle nostre tradizioni e rituali storici più antica e caratteristica.

La località Pieve di Chio, un tempo la più popolosa nella vallata, prende il nome dalla Pieve di S. Maria a Chio; nel XIII secolo contava sotto di sé ben undici chiese, quando si estendeva fino ai monti orientali e parte della Valle del Nestore. 

La Chiesa attuale fu costruita sotto il Granducato di Toscana nel 1774. Attualmente a destra della chiesa si trova anche un oratorio dedicato appunto alla Confraternita del Corpus Domini.

Uff. Stampa Comune Castiglion Fiorentino

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