Firmato il Protocollo di Intesa fra Aisa Impianti e Confartigianato per la diffusione del progetto “Zero Spreco” nel mondo delle imprese

Confartigianato e “Zero Spreco” di Aisa Impianti s.p.a. ancora una volta insieme per un progetto rivolto ad imprese e persone

Una firma per rendere concreto il cammino verso la sostenibilità. Con l’accordo siglato questa mattina tra Confartigianato imprese Arezzo e “Zero Spreco” di Aisa Impianti s.p.a., si dà il via ad un percorso di consapevolezza e good practice che si concretizzerà in almeno un anno di iniziative.


La riduzione dello spreco e l’uso consapevole delle risorse sono la filosofia di “Zero Spreco”, che metterà le sue competenze a disposizione di tutti gli associati: l’accordo prevede corsi di formazione destinati ai privati, come quelli per ridurre gli sprechi nelle cucine e fare una corretta raccolta differenziata, ma anche attività di consulenza e sostegno alle imprese su come ridurre sprechi e consumi, anche attraverso la società controllata di Aisa Impianti Gestione Ambientale. L’obiettivo rendere sempre più prossimo alle imprese il mondo della ESG, (Environmental, Social and Governance), il rating di sostenibilità ambientale, sociale ed energetico richiesto dall’Europa.

“In un mondo sempre più consapevole dell’importanza della sostenibilità, la riduzione degli sprechi è diventata una priorità fondamentale”, spiega il segretario di Confartigianato Arezzo, Alessandra Papini.Come Confartigianato lo promuoviamo sia a livello aziendale che a livello sociale, consapevoli che la sostenibilità con il tempo debba diventare uno stile di vita. Con questo spirito – sottolinea Papini – abbiamo oggi firmato il protocollo di intesa con Aisa Impianti che mira a promuovere e sensibilizzare il concetto di “Zero Sprechi” a livello familiare, aziendale, personale. Un altro passo importante dopo l’accordo per la gestione degli sfalci e le potature “.

Il progetto si attiverà attraverso una serie di azioni concrete e collaborative.

E’ un passo importante per il nostro Sistema Confartigianato verso una gestione più sostenibile delle nostre risorse -precisa Angiolo Galletti presidente ANAP in rappresentanza di Confartigianato Persone– Siamo orgogliosi di collaborare con Aisa Impianti per raggiungere obiettivi comuni di riduzione degli sprechi. Proprio l’area Persone di Confartigianato sarà direttamente coinvolta in questa fase di sensibilizzazione con corsi e momenti che insegnino come risparmiare risorse economiche ed alimentari, anche per far quadrare il bilancio familiare che oggi è sempre più importante”.

Il ciclo di azioni previste nel protocollo, inizieranno già da martedì 11 giugno per protrarsi poi nei mesi successivi, con un corso sulle corrette pratiche di recupero dei scarti vegetali.

“L’accordo con Confartigianato è un ulteriore passo con cui “Zero Spreco” si avvicina ulteriormente alle esigenze della società civile, di chi lavora e chi deve gestire problematiche nella gestione dei rifiuti e del recupero delle risorse, e mette la sua professionalità e la sua esperienza al loro servizio- ha detto il presidente di Aisa Impianti s.p.a Giacomo Cherici. – Questo perché in prospettiva sarebbe importante cominciare a pensare di sviluppare tutta una serie di prodotti e servizi in più, che possano rispondere alle esigenze non solo di chi lavorando ha necessità di gestire scarti e rifiuti, ma anche di chi ha bisogno di migliorare le prestazioni energetiche del proprio sistema azienda, fatto di macchinari, strumenti e infrastrutture. La nostra attività di collaborazione ha quindi due principali obiettivi: il primo è realizzare su tutta l’area intorno al polo di recupero di San Zeno una distribuzione di calore ed energia da fonti rinnovabili riducendo i costi aziendali e l’impatto ambientale delle imprese. Il secondo, aiutare le imprese presso le sedi di Confartigianato mediante assistenza tecnica per ridurre gli sprechi, impatto ambientale e consumi energetici”.

Banda Piccoli Chef – sottolinea la fondatrice e dietista Barbara Lapini – è un’associazione che si occupa di educazione alimentare partendo dalla teoria arrivando rigorosamente alla pratica per insegnare ai bambini, dai 2 ai 14 anni e oltre, ad imparare a mangiare prodotti realizzati con la cucina del recupero arrivando con entusiasmo a trasmettere questi valori anche all’interno delle famiglie. Particolare attenzione viene rivolta all’educare allo zero spreco alimentare che oltre ad essere una piaga per la nostra società, è un importante impoverimento per la nostra alimentazione – sottolinea la dietista – in quanto fra gli scarti finiscono oltre che i risparmi delle nostre famiglie, preziosi nutrienti come fibra e vitamine di bucce e non solo, che tanto gioverebbero al buon funzionamento del nostro organismo e al preservare un buono stato di salute.

Ufficio Stampa
Confartigianato Imprese Arezzo

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