Francesco Ruscelli a La Voce Libera analizza le sfide dell’Europa e lancia l’allarme sul calo industriale aretino

L’ex segretario del PD di Arezzo interviene su politica internazionale, economia e futuro locale, chiedendo un’Europa più coesa e pragmatismo sulla gestione dell’immigrazione

Francesco Ruscelli, manager privato e volto storico del Partito Democratico aretino, è stato ospite di una nuova puntata de La Voce Libera. L’ex segretario provinciale del PD ha offerto una lucida analisi dell’attuale scenario internazionale, sottolineando la pericolosità del disallineamento tra Stati Uniti ed Europa e l’urgenza di una politica estera comune.

“La situazione è davvero complicata e pericolosa,” ha affermato Ruscelli, riferendosi al nuovo assetto internazionale post-elezioni USA e alla guerra in Ucraina. Ha poi evidenziato come l’Europa dovrebbe superare l’ombrello della NATO sviluppando una politica estera comune alla quale far seguire una difesa comune strutturata e una politica industriale condivisa, anziché aumentare la spesa in armamenti a livello nazionale.

L’ex segretario ha criticato la frammentazione decisionale dell’Unione Europea, auspicando un ritorno allo spirito del Manifesto di Ventotene: “O si cambia paradigma, oppure l’Europa rischia l’irrilevanza geopolitica.”

Sul fronte economico, Ruscelli ha evidenziato le preoccupazioni per il calo della produzione industriale nazionale he ha toccato il -3,5% nel 2024.
Tuttavia, ha sottolineato con soddisfazione la forza dell’export aretino che vedi oggi la provincia di Arezzo seconda provincia in Toscana, per importo di fatturato derivante dall’export (circa 25% dell’export regionale) e l’aumento dell’occupazione locale (+ 3%), in controtendenza rispetto al contesto generale. Un segnale che, secondo lui, mostra la resilienza e la qualità del tessuto imprenditoriale aretino.

Tuttavia, Ruscelli ha anche messo in guardia sul rischio di perdita del know-how e sulla difficoltà di reperire personale qualificato per le nostre industrie, rilanciando il valore dell’immigrazione regolare come risorsa: “Per alcuni lavori specializzati non si riesce più a trovare più manodopera italiana. L’immigrazione ben gestita può aiutare a colmare questo vuoto.”

Sul piano politico nazionale, Ruscelli ha criticato la polarizzazione eccessiva del confronto politico: “Oggi si litiga più che confrontarsi. Servirebbe meno personalizzazione della politica e più confronto politico.” E riguardo all’amministrazione locale, ha lasciato intendere che il centrosinistra può tornare competitivo ad Arezzo e può giocarsi la partita della riconquista di Palazzo Cavallo, ma solo con un progetto politico e civico ampio e condiviso: “Si percepisce voglia di cambiamento. Il PD deve proporre una visione concreta e unitaria, avere una nuova grande ambizione di far diventare Arezzo città centrale della Toscana. Per quanto riguarda le candidature, invece, serve grande spirito di servizio da parte di tutti perché la battaglia della riconquista del Comune di Arezzo è la più importante battaglia politico istituzionale del centro sinistra ed ogni energia dovrebbe essere impiegata nel raggiungimento di questo obiettivo.”

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