โTumore della Prostata: la complessitร di percorso nella multidisciplinarietร della Rete che afferisce al โSan Donatoโ: il Gruppo Oncologico Multidisciplinare (GOM) Urologicoโ.
ร il tema che lโOncologia medica dellโospedale di Arezzo ha dedicato questโanno allโedizione 2025 della Giornata Mondiale contro il cancro.
Una giornata che รจ lโoccasione per fare il punto dei progressi e delle sfide in atto nella lotta contro il cancro e nella quale si tracciano bilanci e prospettive future su diagnosi e cura della malattia, una malattia dove il tasso di incidenza va di pari passo con un miglioramento delle terapie sia in termini qualitativi che quantitativi e il miglioramento delle prognosi. Una giornata, quella di oggi, che mette a confronto operatori sanitari e volontari, con un focus sul GOM Urologico e il percorso multidisciplinare del tumore della prostata che di recente ha visto lโOspedale San Donato ottenere il โbollino bluโ della Fondazione Onda come centro di eccellenza per questa patologia.
I dati riportati nel recente volume โI numeri del cancro in Italia 2024โ mostrano un trend di incidenza prossimo alla stabilitร . Dei circa 390.000 nuovi casi di tumore stimati nel 2024 in Italia, circa il 50% guarirร .
Per alcune neoplasie, come ad esempio il carcinoma mammario, il piรน frequente nelle donne, la sopravvivenza attesa a 5 anni รจ del 95%. Un dato simile lo si ottiene anche per il tumore della prostata, il piรน diffuso negli uomini. Trend in calo per la mortalitร oncologica, soprattutto nei giovani adulti, con un costante aumento delle persone che vivono con una diagnosi di tumore (si stimano 3,7 milioni di italiani, pari al 6.2% dellโintera popolazione, che si traduce in un italiano su 16).
In Toscana la sopravvivenza complessiva a 5 anni per tutte la diagnosi di tumore si attesta ad oltre il 60% (una tra le prime in Italia โ fonte monografia AIRTUM sopravvivenza).
ยซTutto questo รจ stato possibile โ spiega il dr. Carlo Milandri direttore Oncologia medica Ospedale Arezzo – grazie allโinsieme di piรน fattori tra i quali le campagne di screening (di cui sono attive quelle per i tumore della mammella, della cervice e del colon retto), le campagne vaccinali (prima tra tutte quella per lโHPV) e i costanti progressi tecnologici in ambito di diagnosi e cura, senza trascurare la sempre piรน marcata sensibilizzazione ai corretti stili di vitaยป.
ยซI progressi nelle cure, ottenuti grazie alla dedizione e studio di ricercatori e allโimpegno dei sanitari nellโassistenza โ prosegue il dr. Milandri – hanno permesso di identificare ed impiegare farmaci contro bersagli tumorali mirati (le cosiddette โTerapie Intelligentiโ) che hanno modificato la prognosi di malattie, come ad esempio il tumore del polmone avanzato, che in presenza di questi bersagli ha unโaspettativa di vita aumentata da mesi ad anni. Nel percorso di diagnosi e cura rivestono un ruolo fondamentale il concetto di rete, di multidisciplinarietร e multiprofessionalitร , la cui massima espressione in Toscana sono la Rete Tumori, declinata a livello delle singole Aziende nellโambito dei Gruppi Oncologici Multidisciplinari (GOM)ยป.
Un esempio di questi GOM รจ quello Urologico dellโOspedale San Donato (coordinatrice dr.ssa Saba Khorrami), in cui รจ attiva anche la Prostate Unit (coordinatore dr. Michele Sisani), che discute circa 800 casi allโanno. In questo contesto, il tumore della prostata รจ il piรน frequente e coinvolge tutti i professionisti, essendo molto spesso necessari trattamenti integrati (chirurgia, radioterapia, terapie mediche oncologiche) senza tralasciare specialitร strategiche impegnate sia nel controllo dei sintomi, in caso di malattia avanzata, come le cure palliative, sia di aiuto psicologico, come la psiconcologia a supporto del paziente e dei familiari. Uno scenario nel quale il ruolo del medico di medicina generale, degli infermieri del territorio e dei caregiver diventa strategico per garantire la continuitร assistenziale a 360ยฐ di tutto il percorso al quale, sempre piรน di frequente, fa da collante il supporto di volontari e associazioni sia allโinterno dellโospedale sia sul territorio.
ยซIl GOM urologico di Arezzo รจ uno strumento fondamentale per la presa in cura del paziente con patologia oncologica โ dice il dr. Filippo Annino, direttore ff Urologia Ospedale Arezzo – al fine di poter di fornire una indicazione alla diagnostica e al trattamento dei tumori urologici che sia piรน sartoriale e aggiornata possibile rispetto al caso specifico del singolo paziente. Questo รจ possibile in virtรน della collaborazione di molteplici specialisti coinvolti nel gruppo (radiologo, anatomopatologo, oncologo, medico nucleare, radioterapista, urologo). In particolare, il GOM urologico di Arezzo beneficia della cooperazione dei professionisti il cui lavoro sinergico svolge un ruolo fondamentale nella presa in cura del paziente. Il parere di un singolo professionista รจ, infatti, ormai superato dallโattuale approccio multidisciplinare che permette di ottenere una valutazione clinico scientifica molto piรน ampia e completa a beneficio del paziente. Il GOM di Arezzo valuta i pazienti di tutta la provincia incluso Fratta, Bibbiena, Sansepolcro e Valdarno oltre ai pazienti che giungono da fuori provincia o fuori regione e che richiedono una presa in carico terapeuticaยป.
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Ufficio Stampa Azienda Usl Toscana Sud Est