Arezzo – Anche Arezzo celebra la Giornata mondiale del Diabete del 14 novembre con una serie di iniziative rivolte alla cittadinanza. Una celebrazione per la quale è stata scelta la data di nascita di Sir Frederick Banting, che nel 1922 scoprì l’insulina assieme a Charles Best.
Ad Arezzo i medici della UOC Diabetologia di Arezzo incontreranno la comunità del Pakistan giovedì 16 novembre, in un evento di sensibilizzazione rivolto ad un’etnia ad alta prevalenza di diabete. Iniziativa che si terrà alle 10.30 presso Oxfam di via Isonzo e che si affianca a quelle promosse dalle Associazioni di volontariato dell’aretino.
L’accesso alle cure è il tema scelto per l’edizione 2023 dall’International Diabetes Federation (IDF) che, per quanto riguarda i paesi in via di sviluppo, riguarda le problematiche correlate alla possibilità di ottenere una terapia insulinica, mentre nei paesi industrializzati è legato alla diagnosi precoce del diabete e delle sue complicanze.
I numeri del diabete sono in continua crescita. In Italia nel 2022 si contavano 3,9 milioni di soggetti diabetici (6,6% della popolazione generale), cioè 400mila casi in più rispetto al 2019 (+14%).
Nella provincia di Arezzo il numero di persone con diabete noto è pari a 23530 ma per ogni persona affetta ne esiste un’altra che non sa di averlo. «Per quanto i dati della Toscana e della nostra provincia vedano un’azione congiunta da parte dei medici di medicina generale sulla diagnosi e l’inquadramento della patologia – spiega la dr.ssa Alessia Scatena, direttore UOC Diabetologia Ospedale Arezzo – rimane ancora troppo elevato il numero di accessi al Pronto Soccorso dovuti a complicanze acute e croniche legate al diabete, in particolare per ipoglicemia, iperglicemia, scompenso cardiaco e piede diabetico».
Un recente studio ha tracciato l’identikit del diabetico che giunge al pronto soccorso: nel 50% dei casi utilizza un dispositivo di monitoraggio della glicemia e, prima dell’accesso, ha assunto prevalentemente insulina e ipoglicemizzanti orali tradizionali, mentre in rari casi riferisce di utilizzare i nuovi ipoglicemizzanti orali.
«A questo scopo – chiarisce la dr.ssa Scatena – la Regione Toscana prevede che tutti i pazienti con diabete debbano effettuare una visita specialistica diabetologica almeno ogni due anni per intercettare precocemente pazienti con controllo glicemico non a target e per uno screening delle complicanze del diabete. L’obiettivo è prevenire le complicanze croniche dei malati migliorandone lo stato di salute, riducendo i costi a carico del Servizio sanitario nazionale e liberando le strutture di pronto soccorso da casi non urgenti ed evitabili».
Importante la prevenzione. «Su questo ogni cittadino può fare molto – sottolinea la dr.ssa Scatena – aderendo ogni giorno ad uno stile di vita basato su una corretta alimentazione, regolare attività fisica, abolizione del fumo ed effettuazione dei controlli medici previsti».
In occasione della Giornata mondiale del diabete le associazioni di volontariato della provincia di Arezzo hanno organizzato una serie di iniziative per diffondere la conoscenza di questa patologia:
l’Associazione diabetici aretini (ADA) sta promuovendo una collaborazione con i 31 comuni della provincia di Arezzo per sensibilizzare la cittadinanza attraverso eventi da programmare nell’arco del prossimo anno con giornate di controllo della glicemia capillare, il supporto dei cittadini all’Attività Fisica Adattata (AFA) e l’organizzazione di camminate e corse podistiche.
Il 14 novembre dalle ore 11 presso il supermercato Coop di San Giovanni Valdarno, l’Associazione valdarnese amici del diabete, in collaborazione con Unicoop Firenze, ha organizzato una giornata di screening del diabete rivolta alla popolazione. Il 16 novembre dalle 8.30 alle 12.30 l’Associazione Diabetici Valdichiana sarà al mercato rionale di Camucia con un evento di sensibilizzazione sulla problematica del diabete.