Non voglio fare un confronto tra i due eventi nella loro specificità, il meglio non esiste, esiste che ogni città si ammala del proprio virus.
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Ma un fatto si impone a chi amministra le cose pubbliche in Arezzo, sia la Città che la Giostra ed ogni altro evento in Terra di Arezzo:
deve spalancare gli occhi, riflettere ed AGIRE.
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La TV La7, ed il Gruppo RCS, hanno acquisito i diritti di trasmissione del Palio di Siena per 4 anni facendo incassare al Palio svariate centinaia di migliaia di euro. La trasmissione ha avuto uno share di oltre il 10%.
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È prevista la distribuzione, in accordo con il Consorzio Palio, delle immagini a livello internazionale, “individuando i partner più corretti per la valorizzazione del Palio”. Inoltre, secondo quanto prevede l’intesa, verrà realizzata “una copertura mediatica estensiva e continuativa, utilizzando tutti gli asset e le testate del gruppo, in digitale e attraverso quotidiani e periodici”, oltre che “pianificare una strategia comune per generare nuove opportunità di contenuto”.
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Praticamente il Palio non paga un qualcuno per promuoversi, ma è un qualcuno che paga il Palio e ne provvede, in modo efficace, a diffonderlo, anche internazionalmente.
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Quattro ore di trasmissione in diretta, neppure fossero le Olimpiadi. Spot continui gratis nei giorni precedenti per annunciare la trasmissione.
Potrei continuare con questa Autoflagellazione Aretina, ma già faccio sangue.
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Da quando sono nato, molte decadi fa, solo una o due volte la Giostra del Saracino è stata trasmessa in diretta dalla RAI. Neppure la pigra e politicizzata Rai 3 Toscana ha sprecato nastri di registrazione della Giostra, ed ogni volta a malapena è stata citata in telegiornali toscani.
Rai 3 la tv della…Regione, la Regione di chi?
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Avevamo delle perle per cui Arezzo era famosa, ed ora siamo a contare le zampette dei banchini della Fiera Antiquaria.
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Vado a braccio.
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AREZZO WAVE, oltre 30 edizioni che portavano Arezzo 200.000 persone ogni volta, e per cui Arezzo era conosciuta nel mondo. In questo evento hanno cantato, e la gente ha visto gratis, artisti top mondiali.
Poche edizioni, ingresso a salato pagamento, CHIUSO.
I camaleontici consiglieri regionali di sinistra di estrazione aretina, vissero e favorirono questo suicidio indotto dalla politica di ArezzoWave senza fare un gridolino di dolor…
Nick Cave in questi giorni all’Arena di Verona, al costo biglietto di varie decine di euro, lo sentimmo ad Arezzo Wave gratis. L’elenco degli artisti portati ad Arezzo fu enorme, e gourmet per chi segue la Musica.
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IL GIARDINO DELLE IDEE, l’unico evento che in Italia ed in modo ripetuto attraeva sino a 800 persone…per un libro! Ad Arezzo! Non Roma o Milano. Neppure l’Arezzo Calcio ha questi spettatori. Il capo Giardiniere Roberto Fiorini metteva la passione vera per il Libro e organizzava bouquet di libri gourmet con autori che hanno fatto la storia recente dello scrivere in Italia. Lui era inseguito dalle case editrici per inviare autori…gratis.
Quando il Comune volle imitare il Giardino delle Idee dovette pagare gli autori per venire ad Arezzo! Spettatori? Venti professoresse di italiano.
Capisci la differenza?
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Al Giardino delle Idee non sapevano più dove mettere la gente perché ogni struttura sino a quel momento usata era di capienza insufficiente. Il culmine fu quando il sindaco Fanfani arrivò in ritardo alla serata di Margherita Hack, e dovette sedere fuori sulle gradinate del Duomo con altre 300 persone che non poterono entrare.
Ebbene dopo anni di questi successi e centinaia di autori portati gratis ad Arezzo senza CONTRIBUTI LOCALI, ma solo con la gentilezza di un Hotel – Continentale – e di un Ristorante – La Buca di San Francesco – e le ore entusiastiche di un manipolo di volontari, il Capo Giardiniere chiese il Teatro Petrarca. Il sindaco di quel tempo, che poi è quello di oggi, lo fece entrare nella stanza e gli domandò, come se se fosse sbarcato ad Arezzo in quel momento,
” Mi dica … lei di cosa si occupa?”
E poi fu messo in mano ad un responsabile del Petrarca, che veniva da…Prato, che non sapeva alcuna cosa di Arezzo, un imbucato politico, e che chiese 1.500 euro ad evento!
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Capisci allora che devi smettere, e pensare a te stesso, se non vuoi essere ricoverato al neuro.
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Il POLIFONICO? Fa o faceva corsi per direttori d’orchestra ed altro oltre che il concorso in estate. Mai decollato. E siamo nella città dell’inventore dello standard di scrittura moderna della Musica – Guido d’Arezzo. L’unico buon ricordo era l’abbordare, in altri tempi, le deliziose coriste straniere.
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ICASTICA, spesi oltre 700.000 euro per lasciare il Niente. Totalmente senza spinta promozionale. Permane un muro al parcheggio della Misericordia che è una botta di Vita Strana, stanno progettando di abbatterlo. Mi sembra quando una epoca politica succede ad altra. Buttar giù, ma dopo qual è la proposta, in cambio di quale nuova visione.
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…e poi molte altre cose spot, effimere, che durano un attimo, e non persistono. Eventi a malapena locali.
Scoregge che non fanno neppure il buco nell’ozono.
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Mi fermo perché ho dolori articolari bloccanti.
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Cosa manca?
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Manca la Visone di Città, un Progetto Complessivo di mezzi Culturali e Fisici.
Ogni amministrazione disfa quello che ha fatto la precedente, non sa neppure da che parte farsi, perché oggi in politica non esiste il votare un Progetto, ma una ciurma di nomi sudati e impreparati, gente che non ha idea tecnica del Fare, e che non ha capito che la Politica oggi non può più nascondersi dietro un cerino.
Gente che al massimo è stata a San Marino, d’inverno, e che non sa alcuna cosa del Mondo.
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Castiglion Fiorentino, proporzionalmente, anzi anche in senso assoluto, fa molto di più.
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Ad Arezzo respiriamo aria da sesta ora a sQuola, da Tiremm Innanz, da Stanca Merigge, ed il mon.do ci monta addosso.
Non sento cinguettii all’orizzonte,
condannati al Nulla.
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Questo Cavallo Rampante di Arezzo pisola, non ha più neanche un nome.
Un Cavallo senza Nome,
A HORSE with NO NAME,
A HORSE with NO NAME,
dei benefici America
nella mia spirituale Chicago.
Aretino Turista ad Arezzo,
itAlien Immigrato in Italia
info@pierorossi.it
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altri articoli di Piero Rossi
Viaggiare è fatale al pregiudizio, al bigottismo, ed alla ristrettezza mentale,
e per questi motivi molta della nostra gente ne ha fortemente bisogno.
Vedute ampie, sane, caritatevoli degli uomini e delle cose
non possono essere acquisite
vegetando tutta la propria vita in un piccolo angolo della terra.