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I Carabinieri di Arezzo hanno effettuato quattro arresti nel week end di Ognissanti

Nel corso del weekend dei Santi, i Carabinieri della Compagnia di Arezzo hanno intensificato i controlli del territorio per garantire la sicurezza e contrastare i fenomeni di illegalità.

Tra le operazioni rilevanti, nella serata di giovedì ad Arezzo, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, nell’ambito di un’attività di prevenzione mirata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno arrestato un uomo per il reato di “detenzione a fini di spaccio di sostanza psicotropa“.

L’arrestato, un residente del luogo, è stato identificato come un pregiudicato noto alle forze dell’ordine. Durante la perquisizione domiciliare condotta d’iniziativa, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato circa 880 grammi di cocaina, occultati all’interno dell’abitazione. Il soggetto è stato associato alla locale Casa Circondariale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, in atteso dell’udienza di convalida.

In un altro intervento effettuato nel pomeriggio della trascorsa domenica, i militari della Sezione Radiomobile hanno arrestato tre persone per furto aggravato in concorso, avvenuto in un noto punto vendita di elettronica situato nella zona di Ripa di Olmo.

Il direttore dell’esercizio ha segnalato al numero di emergenza “112 NUE” il furto di tre videogiochi di una nota marca, per un valore complessivo di 1.000 euro, da parte di tre ragazzi che, scoperti dal personale alle casse, si sono allontanati a piedi.

L’intervento tempestivo dei Carabinieri ha permesso di rintracciare i sospettati e, a seguito di perquisizione, di recuperare la refurtiva che è stata restituita al legittimo proprietario.

Due degli arrestati, inoltre, risultati in condizione di irregolarità sul territorio nazionale, sono stati anche segnalati all’Autorità Giudiziaria per violazioni delle norme sull’immigrazione. L’ufficio della Procura della Repubblica ha disposto, per tutti e tre la loro liberazione, valutando al momento di non dover applicare specifiche misure cautelari.

Ciò si comunica nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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