I carabinieri di Cortona denunciano finto collega per truffa

Nei giorni scorsi, al termine di attente e precise indagini i militari della Compagnia di Cortona hanno deferito un diciottenne italiano per truffa, in quanto ritenuto responsabile di un doppio raggiro con la tecnica del c.d. finto carabiniere.

Il primo caso si è verificato nei giorni scorsi nell’Aretino ai danni di una donna residente a Cortona la quale è stata raggiunta telefonicamente mentre si trovava a casa della mamma da un ignoto malfattore, il quale le riferiva che il di lei marito si trovava in stato di fermo presso una caserma dell’Arma non meglio specificata e che aveva bisogno di denaro contante per scagionarlo.

La donna, intimorita e preoccupata per l’accaduto, ha prelevato dalla sua abitazione tutto l’oro e gli orologi a sua disposizione per poi consegnarli spontaneamente a un complice del malfattore che nel frattempo l’aveva raggiunta. Dopo aver messo in atto la truffa il giovane si è allontanato a piedi facendo perdere le sue tracce. La denunciante, una volta resasi conto del raggiro, si è presentata in caserma a Cortona per sporgere formale denuncia.

Sempre a Cortona un’anziana ha denunciato ai carabinieri di aver subito una truffa con la stessa tecnica del sedicente carabiniere.

La donna è stata raggiunta telefonicamente da una voce maschile con accento meridionale, che si è qualificato come maresciallo dei carabinieri. L’uomo le ha riferito che la di lei figlia era stata tratta in arresto. L’interlocutore la preavvisava che per scagionarla ed evitare altre gravi conseguenze penali, aveva la necessità di ricevere in consegna una cospicua somma di denaro o di gioielli.

L’anziana, intimorita e in preda al panico, ha prelevato dall’abitazione tutti i preziosi di famiglia e il contante a sua disposizione per poi consegnarlo a un complice dell’interlocutore che si è presentato presso la sua abitazione poco dopo. A conclusione delle indagini i carabinieri hanno denunciato per truffa un ragazzo, ritenuto verosimilmente responsabile di entrambi i fatti criminosi.

Ancora una volta i militari dell’Arma raccomandano di non aprire la porta agli sconosciuti, soprattutto se si presentano come sedicenti carabinieri, avvocati, magistrati o impiegati postali. Raccomandando a tutti, soprattutto agli anziani, che nessuna forza di polizia, ente, assicurazione chiede il versamento di denaro per liberare un congiunto, ovvero per pagare un’assicurazione o un debito. Dunque è necessario prestare la massima attenzione e, per qualsiasi dubbio, è sempre bene chiamare il numero 112.

I carabinieri continueranno senza sosta con gli incontri informativi con gli anziani. Tale strategia infatti, già da tempo, sta oggettivamente producendo risultati positivi sia in chiave preventiva che di repressione. Le persone sottoposte ad indagini si presumono innocenti.

 

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