Sono così tanti i granchi blu presenti nelle acque italiane che non hanno più da mangiare a sufficienza.
Si sta assistendo a fenomeni di cannibalismo con gli esemplari più grandi che attaccano quelli più piccoli per accaparrarsi spazio e cibo; la densità così elevata di questa specie sta diventando un problema per la loro stessa sopravvivenza.
Fonte:
https://www.ansa.it/canale_terraegusto/notizie/dal_mare/2023/09/16/guerra-tra-granchi-blu-non-hanno-cibo-e-diventano-cannibali_65f2da78-8c8d-4541-8277-f53767882b26.html?utm_source=hootsuite&utm_medium=&utm_term=&utm_content=&utm_campaign=
A fornire aggiornamenti su questa vera e propria emergenza è il ricercatore in ecologia dell’Università di Ferrara, Mattia Lanzoni che precisa che il granchio blu è presente in Italia già da 30 anni.
Sta di fatto che oggi sono tantissimi e sempre più affamati.
Famelici killer delle vongole, sono diventati il terrore dei pescatori.
Di certo c’è che ora l’aggressiva specie sta risalendo il Po.
L’Agenzia Ansa ci ricorda che nel mercato all’ingrosso di Roma il granchio blu è venduto a 4,50 euro/Kg, a Chioggia è a 4,28 euro/Kg, mentre a Milano è di 5,50 euro/Kg con un aumento del 75% delle commercializzazioni rispetto allo scorso anno.
“Pare che 8 italiani su 10 siano pronti ad assaggiarlo per curiosità e per moda anche se nessuno è disposto a rinunciare a sautè di cozze e spaghetti con le vongole” come emerge da un sondaggio online di Fedagripesca-Confcooperative.