Il Comitato Emergenza Lupo Arezzo incontra il Ministro Lollobrigida

Marco Bruni, Presidente del Comitato “Emergenza lupo – Arezzo”

Il Comitato “Emergenza lupo – Arezzo” verrà ricevuto dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste il prossimo 13 novembre alle ore 16.00, a Roma presso la sede del Ministero. 

Faremo parte della delegazione organizzata dall’europarlamentare On. Pietro Fiocchi, per consegnare le 3691 firme  che il nostro Comitato ha raccolto nella provincia di Arezzo. 

Le nostre firme si aggiungeranno alle migliaia che sono state raccolte in questi mesi dagli altri comitati italiani, per  sensibilizzare il Ministro Lollobrigida, verso la soluzione del problema costituito dalla esorbitante e ubiqua presenza  del lupo nel territorio nazionale. 

Siamo la nazione che ha di gran lunga più lupi di tutta l’Europa e in questi anni abbiamo assistito, da un lato al  fallimento di tantissime aziende agricole, dall’altro ad un’impennata di aggressioni alle persone ed agli animali  domestici e d’affezione. 

Pertanto, chiederemo al Ministro Francesco Lollobrigida ed al Sottosegretario, l’On. Patrizio Giacomo La Pietra, che accoglierà la delegazione, di farsi carico dell’istanza di una parte importante della popolazione, non asservita alla  disinformazione che da decenni viene effettuata da chi lucra sui lupi e da chi è mosso dal fanatismo ideologico, nei  confronti di un animale che da troppo tempo non è a rischio di estinzione e deve essere gestito. 

Solo la Regione Toscana spende più di 400.000€ di fondi pubblici all’anno per risarcire (ma solo in piccola parte) gli  allevatori dalle predazioni dei lupi. I privati sono invece esclusi dalla possibilità di risarcimento. 

Non siamo più disposti a pagare ed a subire i danni del fanatismo ideologico. 

Faranno parte della delegazione: 

– on. Pietro Fiocchi 

– Comitato “Emergenza lupo – Arezzo” 

– Radici in Appennino 

– Marco Casucci – Vice Presidente del Consiglio Regionale della Toscana 

– ENALCACCIA 

– Associazione Pastorialismo Alpino 

– Comitato Salvaguardia Rurale VCO 

– Wilderness 

– COSPA Abruzzo – Comitato Spontaneo Allevatori 

– Adialpi 

– Comitato Pastori d’Italia 

– Dott. Gaetano Riviello, Faunista e co-autore del libro “Lupi & Pastori. Una storia diversa”.

Di seguito il testo della petizione presentata dal Comitato “Emergenza lupo – Arezzo” 

All’on. Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste  All’on. Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica  

I sottoscritti cittadini firmatari presentano alle SS.VV. la seguente petizione, in quanto le normative  comunitarie e nazionali vi attribuiscono le competenze relative alla gestione della popolazione della specie  Canis lupus nel territorio nazionale.  

Oggetto della petizione: Dalla promulgazione delle norme che hanno istituito la difesa dei lupi, inserendoli  tra le specie particolarmente protette, questi sono stati lasciati procreare indiscriminatamente fino al  raggiungimento di oltre 3.500 esemplari (cifra che appare comunque sottostimata), all’atto pratico le  popolazioni di questi canidi non sono mai state realmente gestite, solo censite, con grande impiego di  fondi e risorse pubbliche.  

La tradizionale diffidenza del lupo nei confronti dell’uomo ha mantenuto questo animale confinato nelle  aree boschive, purtroppo a seguito della riproduzione incontrollata molti soggetti si sono spostati dalle  aree a loro vocate, verso le aree antropizzate e finanche urbane.  

Nella provincia di Arezzo, siamo passati negli ultimi anni dai frequenti avvistamenti ad una continua  predazione nei confronti degli animali, non più solo selvatici ma anche di quelli domestici e da reddito. I lupi, sempre più confidenti e spinti dalla fame stazionano intorno alle abitazioni, anche nei centri abitati,  a qualsiasi ora del giorno e della notte.  

Questo sfacciato comportamento e la fisiologica diminuzione delle prede disponibili, lasciano presagire al  ritorno della predazione nei confronti anche dell’uomo, come avveniva costantemente in epoche remote.  La popolazione percepisce la minaccia costituita da questi animali, rinunciando all’abitudinaria  frequentazione delle periferie e delle campagne, soprattutto se in compagnia dei cani.  

Ogni giorno vengono diffuse le notizie di uccisioni di animali domestici e la popolazione incontra,  letteralmente, i lupi davanti alla porta di casa.  

Di contro, nel resto dell’Europa, sono in atto delle iniziative concrete per il controllo e non per il mero  conteggio dei lupi, che ormai sono troppi, sono ovunque, fanno danni enormi e costituiscono un pericolo  per le persone, come si apprende dalle vicende di cronaca nazionale. Importante è anche il danno  economico diretto e indotto, soprattutto a carico degli allevatori; l’ISPRA nel 2022 ha diffuso una stima 

dei danni da predazione da lupo nel periodo 2015 – 2019, riportando 17.989 casi di predazione, a fronte  dei quali sono stati somministrati oltre 9 milioni di euro di risarcimenti.  

Le Istituzioni preposte alla gestione della fauna selvatica sono i Ministeri che presiedete, vi chiediamo di  intervenire, presto e con decisione, a tutela dei cittadini, dei loro animali e delle proprietà.  Non è più tempo di seguire dogmaticamente la protezione irrazionale, antiscientifica e incontrollata di  una specie che non è assolutamente a rischio di estinzione da molti anni, se non dal punto di vista  genetico, dato che il contatto con l’uomo lo espone all’ibridazione con i canidi domestici. 

© Riproduzione riservata

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