Il Comitato SAVA elogia l’Arezzo Calcio

Galli: "Guglielmo Manzo, esempio anche per gli aretini", Chiassai, Scarpettini e Alberti: "Dal dialogo nascono buoni frutti"

Tre anni per il futuro di tutti i territori interessati da Medio Etruria, quindici secondi a Times Square in uno dei più visitati maxischermi di New York e oltre ottomila firme con centoquarantadue istituzionali.
Con questi numeri il Comitato SAVA (Stazione Alta Velocità Arezzo) elogia l’Arezzo Calcio, Guglielmo Manzo e, più in generale, quanti hanno ancora a cuore, con l’impegno concreto di ogni giorno, lo sviluppo economico e sociale di tutte le vallate aretine.
Il presidente Matteo Galli, da Bruxelles, ringrazia pubblicamente Guglielmo Manzo per aver colto l’opportunità di proporre al Sindaco Ghinelli perfino la revisione degli spazi commerciali del nuovo stadio comunale entro una più ampia e lungimirante prospettiva di crescita del capoluogo e dell’intera provincia. Nella nota stampa del Comitato SAVA si legge:
La critica per la critica è dannosa perdita di tempo, specialmente quando proveniente da alcuni attori politici che, nei diversi schieramenti, amano innalzare personalismi e così allontanare i talenti ed il coraggio dell’oggettività”.
Il vicepresidente Stefano Chiassai, insieme al consigliere direttivo Scarpettini ed al segretario Alberti, continua a puntare sul dialogo, unica occasione di crescita personale e collettiva. In queste delicate ore proseguono gli incontri del comitato con alcune forze politiche della regione Toscana in preparazione alla conferenza stampa prevista il prossimo 11 giugno alle ore 12.00.
Nato via social, il Comitato SAVA continua ad invitare la cittadinanza a firmare, senza costo alcuno, la petizione popolare sul link www.stazioneavarezzo.it per il superiore bene comune di tutti, impedendo il pericoloso arretramento dei territori coinvolti di fronte alla possibilità che l’attuale politica nazionaledei trasporti – con ogni suo rappresentante locale di partito ovunque eletto! – cagioni a CRETI, come annunciato e già deliberato in sede ministeriale, un danno irreversibile, grave ed ingiusto per una intera provincia e non solo.

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