Le risultanze del lavoro coordinato dall’Ufficio delle politiche sociali del Comune di Arezzo che ha censito le presenze di senzatetto in città e che ha visto la partecipazione della polizia municipale e dei rappresentanti delle unità di strada sono state presentate questa mattina in una conferenza stampa alla quale erano presenti il vicesindaco Lucia Tanti, l’assessore Alessandro Casi, il comandante PM Aldo Poponcini, il direttore dell’Ufficio servizi sociali Paola Garavelli e Roberto e Luca Norelli dell’associazione DOG.
Un lavoro delicato, quello svolto in particolare dalle unità di strada, che ha portato a contatto con realtà difficili e di grande disagio che riguardano 20 “sorvegliati speciali”. Persone che fino ad oggi si sono rifiutate di farsi sostenere e alle quali a tutte è stato offerto un nuovo inserimento in programmi di aiuto sociale finalizzati ad un sostegno concreto.
“Il tavolo di lavoro sulle grandi povertà istituito dopo il periodo del covid, a seguito di ripetute e specifiche segnalazioni ha avuto necessità di un focus più specifico su alcune realtà particolarmente critiche avviato nel mese di marzo.
Al tavolo si sono unite le unità di strada e sono state ridefinite azioni puntuali nei confronti di 20 soggetti che richiedevano un particolare attenzione. Insieme alle unità di strada, alla Polizia Municipale, alla Asl e ai cittadini coinvolti grazie anche ad una azione di informazione e sensibilizzazione svolta sul territorio, siamo in grado di agire in maniera più efficace e puntuale affinché chi oggi si trova fuori dai servizi, siano essi sociali o sanitari o socio-sanitari, entri in un percorso di aiuto.
Per chi al contrario continuerà nella scelta di rimanere fuori dalle regole non ci sarà altra soluzione che l’allontanamento dalla città”, ha detto il vicesindaco Lucia Tanti.
“Il nostro è un lavoro molto delicato che si sostanzia nella necessità di mettere a contatto i bisogni della strada con i servizi del territorio, in un rapporto di collaborazione forte e continuativo che ci permette di ottenere dei risultati concreti.
A questo si aggiunge il dialogo con la cittadinanza, della quale recepiamo le istanze, fondamentali per la gestione dei singoli casi, cercando anche di mediare la percezione delle criticità.
Nelle ultime settimane sono state fatte mappature costanti e serrate nelle zone segnalate come maggiormente critiche, come piazza Zucchi, alcune aree del centro e i parcheggi Baldaccio e Mecenate.
Nei luoghi dove sono state rilevate presenze degradanti o pericolose abbiamo avvicinato i soggetti e iniziato un contatto mirato a far emergere i bisogni e capire come strutturare un percorso di recupero”, hanno spiegato Roberto e Luca Norelli dell’associazione DOG.
“Il tavolo istituito dall’Amministrazione comunale che ci vede insieme ai servizi sociali e, in questo caso, anche alle unità di strada è importantissimo per gestire al meglio determinate situazioni di particolare criticità e per le quali la conoscenza approfondita delle problematiche consente di trovare la soluzione più appropriata”, ha commentato il comandante della Polizia Municipale Aldo Poponcini.
“Desidero ringraziare l’associazione DOG per il lavoro che sta portando avanti nel nostro Comune, esempio virtuoso di partecipazione attiva in piena collaborazione con le istituzioni, le forze dell’ordine e i servizi sanitari.
La percezione della sicurezza, il decoro, il recupero dal degrado passano anche dalla rigenerazione urbana, grazie ad interventi che vanno a mitigare quella marginalità e quella distanza che si crea tra il centro della città e la sua prima periferia.
Gli interventi di recupero e ristrutturazione dei luoghi non hanno solo una valenza tecnica e funzionale ma anche un fondamentale valore sociale”, ha dichiarato l’assessore Alessandro Casi.
Uff. Stampa Comune di Arezzo