Visitare il paese d’origine della propria famiglia avvicinandosi alle proprie radici culturali: un fenomeno in crescita che coinvolge tra i 60 e gli 80 milioni di persone provenienti da tutto il mondo.
Si dice sempre che senza un passato è impossibile costruire il futuro. E questo è ancor più importante e veritiero se si pensa al cosiddetto “turismo delle radici” o “delle origini”, vale a dire quei flussi turistici caratterizzati da quelle persone che tornano verso il paese di origine della propria famiglia per riavvicinarsi alle radici della propria storia familiare e culturale.
“Nei giorni scorsi ho preso parte all’incontro indetto dal Ministro degli Esteri Tajani alla Farnesina dove è stato illustrato il progetto ‘Turismo delle Radici’ a cui anche il Comune di Castiglion Fiorentino ha aderito – dichiara il sindaco Mario Agnelli – Questa nuova iniziativa si propone di promuovere i nostri paesi e le nostre città attraverso delle piattaforme ministeriali coniugando i beni e i servizi del terzo settore con la conoscenza della storia e della cultura d’origine degli italiani residenti all’estero e degli italo-discendenti”.
Secondo l’ENIT, in Italia, il Turismo delle Radici è un fenomeno in aumento, che coinvolge tra i 60 e gli 80 milioni di persone provenienti da tutto il mondo. Tra gli esempi più eclatanti di “Italiani all’Estero” c’è sicuramente “Little Italy”, il famoso quartiere con popolazione di origine italiana, situato nella parte meridionale di Manhattan, che ben rappresenta la volontà di mantenere vive le le radici e l’identità dei suoi abitanti, attraverso i colori, i suoni e i profumi dell’inconfondibile “tavola” italiana.
“Anche il Turismo delle Radici può favorire la valorizzazione dei luoghi meno conosciuti e, per questo, ancor più a misura d’uomo come Castiglion Fiorentino, favorendo un’offerta turistica sempre più variegata che vede numeri in continua crescita, tanto da rendere il turismo un indotto economico di primo piano anche in una città come la nostra” conclude il sindaco Mario Agnelli.