Il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno inaugura il Distretto irriguo n.8

A Castiglion Fiorentino

Missione acqua… compiuta.

E’ il messaggio con cui il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno annuncia la conclusione dei lavori di realizzazione del Distretto Irriguo n. 8 nel comune di Castiglion Fiorentino: un’infrastruttura considerata indispensabile dagli imprenditori agricoli del territorio, che chiedevano di poter utilizzare l’acqua della diga di Montedoglio per sviluppare il loro lavoro, migliorare il prodotto, ridurre i costi e contenere l’impatto sull’ambiente.

Lo fa dall’azienda agricola Menci Luciano, nelle serre fiorite che il  3 novembre 2021 avevano ospitato le tavole e i disegni del progetto, illustrati dai tecnici consortili alla vice presidente della Regione Toscana Stefania Saccardi, in visita nel comprensorio Alto Valdarno, con l’assessore all’ambiente Monia Monni.

Oggi, a distanza di poco di più di due anni, hanno accolto l’iniziativa, che accompagna la messa in funzione del nuovo impianto e che ha avuto il suo momento clou nell’apertura dei “rubinetti”.

Completato il laborioso percorso progettuale e autorizzativo,  l’intervento è stato portato a termine rapidamente ed ora  è stato avviato per garantire un’irrigazione costante e di qualità ai grandi e prestigiosi vivai presenti in questa fetta di Valdichiana.

Composto da 4.300 m di condotte, articolato in 5 nodi e dotato di 6 misuratori di portata e pressione, il Distretto Irriguo n. 8 nasce con 20 punti di consegna per servire una superficie irrigabile complessiva di circa 200 ha: si tratta di un impianto strategico per consegnare l’acqua ad attività altamente specializzate ed in coltura protetta, che necessitano della risorsa con continuità, tutto l’anno, e  che ha dovuto  (e saputo) superare diversi “ostacoli”: 6 attraversamenti di infrastrutture, 4 attraversamenti di corsi d’acqua e l’impennata dei prezzi seguita allo scoppio della guerra russo-ucraina.

Proprio i problemi di costi hanno rischiato di rallentare i lavori.

L’opera è stata finanziata con risorse del PSR 2017-2020 per un importo di 1.500.000 euro, cifra fin dall’inizio inferiore al valore complessivo del progetto. Successivamente il forte e improvviso rincaro delle materie prime ha fatto ulteriormente lievitare i costi. Grazie al contributo messo a disposizione dalla Regione Toscana, con apposita variazione di bilancio, il Consorzio ha potuto compensare  i pesanti quanto imprevedibili aumenti dei prezzi delle forniture e, in questo modo, portare a termine l’opera.

Ringraziamo il Presidente Giani, la Vice Presidente Saccardi con la Giunta e l’intero Consiglio Regionale che, attraverso questa ed altre scelte importanti, contribuiscono a dare uno slancio alla diffusione della distribuzione collettiva dell’acqua,  indispensabile per sostenere l’agricoltura e per migliorare la qualità dell’ambiente”, commenta la Presidente del Consorzio Serena Stefani.

“Il Distretto irriguo n. 8 è la risposta importante a un’agricoltura in gran parte specializzata in colture  ortofloricole protette, che – anche a fronte dei cambiamenti climatici in atto – necessita sempre più di un approvvigionamento certo e di una risorsa dagli standard costanti per quantità e anche per qualità. Le caratteristiche della risorsa proveniente dalla diga di Montedoglio infatti vantano requisiti tali da limitare, se non eliminare, l’utilizzo delle sostanze chimiche, a beneficio dell’ambiente, della salute di chi nell’ambiente ci vive e della qualità delle produzioni”,  aggiunge il Direttore Generale Francesco Lisi.

“Favorire modalità di approvvigionamento idrico alternative rispetto al prelievo di acque sotterranee; incentivare la distribuzione di acque superficiali; promuovere la distribuzione irrigua consortile e incrementare l’efficienza delle infrastrutture per l’irrigazione; migliorare la gestione dei prelievi irrigui con l’introduzione di un capillare e diffuso sistema di monitoraggio da remoto dei parametri;  favorire il risparmio idrico sono gli obiettivi che hanno animato la realizzazione di questo nuovo distretto irriguo, moderno nelle modalità di gestione e controllo e nelle tecnologie costruttive adottate”, ha spiegato l’ingegner Lorella Marzilli, caposettore Irrigazione del Consorzio, illustrando le varie fasi dell’intervento.

Un lavoro di squadra che ci ha visto coinvolti e che si è dimostrato efficace. La Provincia di Arezzo, fino a pochi anni fa, ha svolto funzioni sia in materia di agricoltura, che di difesa del suolo e di ambiente. Per questo, in virtù di questa importante esperienza, ci siamo messi al servizio dei territori, dei Comuni, degli utenti, come parte attiva in questo progetto di importanza straordinaria e strategica.

In particolare, la Provincia ha fattivamente collaborato con il Consorzio con la finalità specifica di assicurare i necessari titoli per acquisire e disporre delle aree private interessate per la realizzazione anche di questo progetto. Ritengo essenziale la fornitura dell’acqua alle imprese agricole che, anche in seguito ai cambiamenti climatici, hanno visto aumentare le necessità irrigue.

L’acqua è un bene prezioso da salvaguardare, per questo motivo c’è bisogno di un’attenta attività di monitoraggio sia in termini di prevenzione per mitigare il rischio idraulico e sia per ottimizzarne l’uso laddove ce n’è bisogno anche per scopi produttivi, ed oggi è un grande successo”, ha commentato Alessandro Polcri, Presidente della Provincia di Arezzo.

 “Chi la dura la vince, alla fine, nonostante i rincari dovuti all’aumento delle materie prime, anche il distretto irriguo di Cardeta può usufruire dell’acqua di Montedoglio, un’importante gioco di squadra tra enti che è stato in grado di dare risposte ad un settore strategico per l’economia di Castiglion Fiorentino qual è quello orto-florovivaistico”, ha aggiunto il sindaco di Castiglion Fiorentino Mario Agnelli.

“È un progetto importante – ha spiegato la Vice Presidente Stefania Saccardi –  che completa l’importanza della diga di Montedoglio, e che serve al mondo agricolo che ne ha fortemente bisogno per l’irrigazione. Abbiamo sostenuto quest’opera con 1 milione  e mezzo di fondi Psr a cui poi  sono stati aggiunti 750000 euro con l’ultima variazione di bilancio.

Questo impianto era quasi pronto, mancavano solo queste ultime risorse necessarie dopo l’aumento dei costi dovuti alla guerra in Ucraina. Ma ne valeva la pena perché è importante che la diga di Montedoglio serva ancora di più il territorio di quest’area, che pur essendo vicino alla diga, prende ancora poca acqua rispetto alle potenzialità.

La giornata di oggi dimostra  cosa vuol dire costruire e investire  nella rete idrica che dalla diga porta acqua al mondo agricolo. Ringrazio il Consorzio per il lavoro di ideazione e progettazione , un lavoro di squadra che consente di dare al mondo agricolo le opportunità di cui ha ha bisogno ,  necessarie a rispondere ai cambiamenti climatici in atto”

“In Italia l’agricoltura di qualità non può che essere irrigua soprattutto di fronte all’incertezza meteo, dettata dalla crisi climatica. I distretti per l’irrigazione, come quello inaugurato oggi, rispondono ad esigenze produttive ed ambientali, garantendo agli operatori disponibilità idrica, indispensabile per produrre reddito. E’ questo uno degli esempi, cui ci riferiamo quando sosteniamo la necessità di infrastrutturare il territorio con bacini idraulici multifunzionali”, ha concluso Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue)

La cerimonia si è conclusa in pieno campo, con il tradizionale taglio del nastro di fronte al nuovo e atteso punto di consegna e con l’apertura tecnologica dei “rubinetti”.

L’inaugurazione della nuova rete è stata salutata con soddisfazione dal Presidente della Regione Eugenio Giani:  “Con l’apertura dei rubinetti oggi portiamo l’acqua al distretto irriguo numero 8 in Valdichiana nella prospettiva di  dare una risposta concreta ai fabbisogni delle tante aziende  del  settore agricolo e  florovivaistico di questo territorio.

La Valdichiana ha sempre rappresentato il granaio della Toscana, è uno dei luoghi più fertili della regione Si tratta di una terra bonificata ai tempi dei Granduchi, dove paradossalmente adesso l’acqua non è più sufficiente. Oggi inauguriamo una condotta importante per consentire un utilizzo razionale della risorsa, la Regione ci  ha messo oltre 2 milioni di euro per portare l’acqua della diga di Montedoglio alle aziende agricole che insistono sul territorio di Castiglion Fiorentino. 

La Regione ha creduto molto nell’utilità del progetto e ha investito molto, sia attraverso risorse comunitarie che attraverso risorse proprie. Consapevoli che i finanziamenti messi a disposizione dal Piano di Sviluppo Rurale non erano sufficienti per completare l’opera, abbiamo fatto una legge ad hoc per destinare le somme necessarie al completamento dell’intervento. Questa condotta va ad integrare la rete irrigua della vallata, indispensabile per potenziare le attività agricole e, nello stesso tempo, per risparmiare le falde e dunque l’ambiente. 

E’ una risposta importante per il vivaismo di eccellenza che qui si è sviluppato. Il Consorzio di Bonifica ha fatto un ottimo lavoro, operando in squadra con la Regione Toscana e i comuni della vallata, una task force che sta portando risultati importanti per tutta l’agricoltura della zona”, ha concluso il Presidente Giani.

La soddisfazione dell’azienda vivaistica Menci, che ha ospitato l’iniziativa, parla per tutti gli agricoltori della zona: avere acqua di buona qualità è per tutti strategico per migliorare la qualità delle produzioni risparmiando risorse economiche e ambiente.

Ufficio Stampa Consorzio di Bonifica Alto Valdarno

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