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Il Festival del libro di Bibbiena si chiude con l’ex capitano di serie A dei Parioli

Il Festival del libro di Bibbiena si è chiuso ieri pomeriggio, in una affollatissima Sala delle Bandiere della casa comunale di Palazzo Niccolini, con il libro “La paura di vincere non esiste” di Andrea Paramucchi tennista, ex capitano di serie A dei Parioli e oggi responsabile sportivo dello Sporting Club Panda di Roma.

Il suo libro sarà adottato dalle associazioni tennistiche di Bibbiena e Poppi per i contenuti altamente formativi e ispirazionali che parlano di una formazione completa dell’individuo al di là della preparazione tecnica.

L’Assessora alla Cultura Francesca Nassini commenta: “Questo è uno degli “inneschi” positivi proposti da questa manifestazione che ha dimostrato, quest’anno più che mai, tutte le sue potenzialità in termini di proposte, innovazione e collegamenti positivi che vanno dalla scuola all’associazionismo. Credo che il futuro riservi a questa manifestazione uno spazio importante.

Il Casentino, oggi lo possiamo dire ad alta voce, ha un altro percorso di altissima qualità da proporre per i propri cittadini e per attrarre persone dall’esterno. Come amministrazione siamo molto soddisfatti del lavoro fatto, dei sacrifici e degli investimenti.

Quello che è tornato indietro alle persone, al Casentino e a tutti noi in termini di arricchimento e di apertura è immenso. Ringrazio Katia e Gabriele della Mondadori Point che grazie a un lavoro certosino di contatti hanno portato a Bibbiena personaggi attualmente molto seguiti dal pubblico, come Paolo Di Paolo il cui libro è finalista agli Strega.

Ringrazio il personale dell’ufficio cultura del Comune e Silvia Zichella per il lavoro svolto. La Cooperativa Oros e Patrizia Rosai per la collaborazione. L’Accademia di Teatro Nata per la professionalità e i numerosi eventi che sono stati coerentemente progettati con il tema proposto. Giuseppe Scapigliati per il lavoro e i laboratori e il nostro Ufficio Stampa per i laboratori di giornalismo e per le presentazioni di tutti gli autori e i loro libri”.

Alcuni numeri conclusivi del Festival possono raccontare l’impatto avuto sul territorio: ci sono state complessivamente 4000 presente agli eventi proposti; sono stati venduti circa 1800 libri; sono stati formati più di 50 insegnanti a tecniche innovative come la grammatica valenziale e la didattica dell’arte.

Ma ci sono stati altri inneschi di valore accanto a quello di Andrea Paramucchi e del suo modo nuovo di allenare lo spirito per allenare il corpo, ve ne raccontiamo alcuni. Paolo Di Paolo su l’Espresso riporterà gli esiti di un’indagine sugli Under 25 che ha iniziato proprio con i ragazzi e le ragazze di Bibbiena partendo dalla parola “paura”.

Francesco Taverna e Chico hanno realizzato dei documentari in varie parti del nostro territorio che faranno una promozione di grande impatto su una community che oggi supera i 2 milioni di persone.

Andrea Franzoso, che a Bibbiena ha presentato il suo fortunatissimo “Ero un bullo”, tornerà a Bibbiena il 17 maggio a presentare in anteprima il suo ultimo libro su Matteotti “Lo chiamavano tempesta”.

Francesca Nassini conclude: “Dire che il festival del libro è stato tutto questo è sbagliato poiché in realtà utilizzare il passato non dà ragione a una manifestazione che ha innescato diversi percorsi e progetti aggiuntivi che avranno una ricaduta diretta o indiretta sul nostro territorio. Una manifestazione riuscita è proprio questo: un modo per diventare migliori. Stiamo già progettando un percorso ancora più ampio per il prossimo anno”

Uff. Stampa Comune Bibbiena

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