Il “Percorso Lungo” de La Chianina Ciclostorica intitolato a Felice Gimondi

La Chianina Ciclostorica omaggia la memoria di Felice Gimondi. La grande novità della nona edizione della manifestazione di ciclismo storico in programma da venerdì 16 a domenica 18 giugno sarà rappresentata dall’intitolazione del “Percorso Lungo” al grande campione delle due ruote capace di vincere tre Giri d’Italia, un Tour de France e una Vuelta a España tra il 1965 e il 1979. Gimondi fu il grande ospite de La Chianina del 2019 quando, poche settimane prima della sua scomparsa, trascorse un intero fine settimana a Marciano della Chiana e in Valdichiana in cui fu accompagnato alla scoperta delle bellezze del territorio, partecipò a un dibattito pubblico e ricoprì il ruolo di starter della ciclostorica.

La scelta è stata ora di rendere indelebile questo legame attraverso la dedica del percorso più lungo e più impegnativo dell’evento che, sviluppato su settantasette chilometri, coinvolgerà centinaia di ciclisti dall’Italia e dall’estero. L’intitolazione avverrà alla presenza della figlia Norma che, nel corso degli anni, è più volte salita sui pedali in occasione de La Chianina a cui è legata da un solido rapporto di amicizia. Il “Percorso Gimondi” accompagnerà alle pendici del castello di Civitella in Val di Chiana, nel centro storico di Monte San Savino e nell’abitato medievale di Lucignano, spaziando anche per qualche chilometro nella Valdichiana senese con il passaggio dal borgo di Rigomagno.

Questo tracciato troverà il proprio cuore nella salita di cinque chilometri verso il borgo fortificato di Gargonza su una strada bianca immersa nel bosco in uno scenario dal raro fascino naturale e paesaggistico, poi una speciale tappa sarà prevista al castello del Calcione. La volontà è di tenere vivo in ogni partecipante il ricordo del “Sor Gimondi”, come fu simpaticamente ribattezzato al suo arrivo a Marciano della Chiana, andando a rendere onore a un campione che con sacrifici, semplicità e umiltà è riuscito a imporsi in anni in cui il panorama delle due ruote era dominato dal “cannibale” Eddy Merckx.

«Nel fine settimana trascorso insieme a noi – ricorda Roberto Apolloni, presidente de La Chianina Asd che organizza l’omonima ciclostorica, – Felice Gimondi ha sposato pienamente lo spirito di amicizia, di condivisione e di divertimento della nostra ciclostorica, facendo trapelare la dimensione del “grande uomo” prima ancora che quella del “grande campione”. Ci sembrava dunque doveroso omaggiarlo nel modo in cui, siamo sicuri, lui avrebbe preferito: attraverso l’intitolazione di un percorso impegnativo e paesaggisticamente ricco di fascino, capace di mettere alla prova la preparazione, la passione e la tenacia dei ciclostorici che parteciperanno alla nostra manifestazione».

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