Site icon

Il più grande fattore che influenza il clima terrestre è il SOLE

di Stefano Pezzola

Prima la siccità, poi la pioggia ininterrotta per 48 ore: l’Emilia Romagna è in ginocchio per gli effetti del cambiamento climatico” così scriveva l’agenzia Adnkronos il 5 maggio 2023.
https://twitter.com/Adnkronos/status/1654380561387995136
Ho ritrovato per caso un interessante articolo di Ethan Huff pubblicato il 30 agosto 2019 dal titolo “la NASA ammette che il cambiamento climatico si verifica a causa dei cambiamenti nell’orbita solare terrestre e NON a causa dei combustibili fossili“.
Ethan Huff scrive articoli sulla rivista https://www.naturalnews.com/author/ethanh/.
Scrive Ethan che “per più di 60 anni, la National Aeronautics and Space Administration (NASA) ha saputo che i cambiamenti che si verificano nei modelli meteorologici planetari sono completamente naturali e normali. Ma l’agenzia spaziale, per vari motivi, ha scelto di lanciare che la bufala che il riscaldamento globale è causato dall’uomo“.
Era l’anno 1958, per essere precisi, quando la NASA osservò per la prima volta che i cambiamenti nell’orbita solare della terra, insieme alle alterazioni dell’inclinazione assiale della terra, sono entrambi responsabili di ciò che gli scienziati del clima oggi hanno soprannominato “riscaldamento” (o “raffreddamento”, a seconda della loro agenda).
In nessun modo, forma o forma gli esseri umani riscaldano o raffreddano il pianeta guidando SUV o mangiando carne bovina, in altre parole.
Ma la NASA finora non è riuscita a mettere le cose in chiaro, e ha invece scelto di sedersi in silenzio e guardare come i governanti del pianeta vanno fuori di testa  raccontando la fine del mondo a causa del troppo bestiame o delle troppe cannucce di plastica.
Nel 2000, la NASA ha pubblicato informazioni sul suo sito web dell’Osservatorio della Terra sulla teoria del clima di Milankovitch, rivelando che il pianeta sta, in effetti, cambiando a causa di fattori estranei che non hanno assolutamente nulla a che fare con l’attività umana. Ma, ancora una volta, queste informazioni non vengono divulgate dal mainstream e circa 19 anni dopo, siamo ossessionati dal clima paventando la fine del mondo entro pochi anni per un eccesso di anidride carbonica (CO2).
La verità, tuttavia, è molto più complessa di ciò che l’astrofisico serbo Milutin Milankovitch, da cui prende il nome la teoria del clima di Milankovitch, ha proposto su come le variazioni stagionali e latitudinali della radiazione solare che colpiscono la terra in modi diversi, e in tempi diversi, hanno il maggiore impatto sui cambiamenti climatici della terra.
Il più grande fattore che influenza il clima terrestre è il SOLE.
Le variazioni orbitali rimangono il meccanismo più accuratamente esaminato del cambiamento climatico su scale temporali di decine di migliaia di anni e sono di gran lunga il caso più chiaro di un effetto diretto del cambiamento dell’insolazione sulla bassa atmosfera terrestre.
A seconda della posizione della terra rispetto al sole in un dato momento, le condizioni climatiche varieranno drammaticamente e creeranno persino drastiche anomalie che sfidano tutto ciò che gli umani pensavano di sapere su come funzionava la terra.
Ma piuttosto che abbracciare questa verità, gli “scienziati” del clima di oggi, affiancati da politici e media mainstream, insistono sul fatto che non usare sacchetti della spesa riutilizzabili al supermercato e non avere un veicolo elettrico stanno distruggendo il pianeta così rapidamente che dobbiamo assolutamente implementare le tasse climatiche globali come soluzione.
Il dibattito sul cambiamento climatico non riguarda la scienza.
È uno sforzo per imporre controlli politici ed economici sulla popolazione da parte dell’élite.
Tutto qua.
Nulla a che fare con il rispetto ambientale ed un nuovo modo di abitare questo pianeta.
Nulla a che fare con concetti come decrescita e sviluppo sostenibile.
E’ un altro modo – dopo il Covid-19 –  per dividere la popolazione, con alcuni che credono nel riscaldamento globale causato dall’uomo e altri che non lo fanno, cioè dividere per conquistare.
Non c’è nulla di nobile e spirituale in tutto questo.
E’ pur vero che tutti siamo corresponsabili, seppur in proporzioni differenti.
Ciascuno di noi deve sentirsi inequivocabilmente chiamato in causa, per poter conseguentemente agire.
Ciò significa impegnarsi ad orientare quotidianamente in ottica sostenibile le proprie scelte di cittadini, consumatori e imprenditori.
Le azioni dal basso possono infatti generare conseguenze a catena, capaci di influire su larga scala, disinteressandosi delle agende dei potenti e dei mondialisti tese soltanto a rinnovare paure ed ansie tra le persone, proponendo soluzioni vuote di significati e assai pericolose.
Intanto fornisco preventivamente la stessa risposta di quando – prima dell’inizio della campagna vaccinale – le agenzie di stampa scrivevano all’unisono che l’unico modo per uscirne era vaccinando pure le pietre.
Io non compro niente di questa stucchevole nuova narrazione e continuo a spostarmi in bicicletta nella mia città.

Exit mobile version