Questa mattina è stato demolito il primo ponte sul torrente Vingone in località Bagnoro, andando di fatto a tagliare in due il paese, in particolar modo per gli abitanti di Montoncello e Val di Colle.
Nei giorni scorsi all’intersezione con la strada comunale di Gragnone era stato posizionato il cartello di strada senza uscita e questo faceva intendere che a breve ci sarebbe stato l’intervento di demolizione, ma quando si vedono realmente le ruspe in azione tutto cambia.
Da oggi gli abitanti di questa zona, circa 50 abitazioni, dovranno cambiare radicalmente le loro abitudini e certamente anche le attività commerciali, che fino ad oggi si trovavano a poco più di 5 minuti a piedi, ne risentiranno.
Con la demolizione del ponte i ragazzi o gli anziani che necessitano del servizio autobus dovranno percorrere circa 1 km a piedi per raggiungere la prima fermata, fino a ieri localizzata a 100 metri.
Sapevamo che a seguito dell’alluvione del 2019 questo e altri ponti dovranno essere demoliti, ma sarebbe stata auspicabile una maggior concertazione fra tutti gli Enti interessati per evitare meno disagi possibili a chi vive in questi luoghi.
Proprio nell’ultimo Consiglio Comunale, insieme al Consigliere Alessandro Caneschi, attraverso un’interrogazione all’Assessore Casi, ho richiesto che faccia il possibile e in tempi rapidi la progettazione e realizzazione di una nuova passerella ciclo-pedonale che consenta a tutti gli abitanti e ai tanti cittadini che utilizzavano questa strada per camminare o correre, di poter usufruire di nuovo di questo tratto viario.
Sono certo che l’Assessore Casi dimostrerà sensibilità verso questa problematica e che farà di tutto nel più breve tempo possibile per realizzare la passerella ciclo pedonale.
Concludo rivolgendo un appello a tutti gli Enti che si stanno occupando dei lavori di riduzione del rischio idraulico affinché facciano qualcosa per salvare la quercia secolare che si trova in prossimità del ponte demolito, una pianta che per tutti gli abitanti di Bagnoro è ormai un simbolo e che non ha mai causato problemi né al muro di sostegno dell’ormai ex ponte né alla strada.
Da ricerche fatte questa quercia avrebbe più di 150 anni e tagliarla sarebbe un vero scempio dal punto di vista paesaggistico e naturalistico e un grandissimo dispiacere per chi come me è cresciuto sotto la sua ombra.
Dichiarazione di Giovanni Donati Consigliere Comunale PD