Il Vicesindaco Lucia Tanti: “Da Italia Viva un’apertura importante”

“Sul tema degli anziani l’unica politica che conta è quella del buon senso”

“Ho letto il comunicato stampa del coordinamento provinciale di Italia Viva e colgo l’occasione per ringraziarli dell’attenzione, che a onor del vero non è delle ultime ore. Ringrazio anche i coordinamenti provinciali di Forza Italia e di Noi Moderati che sul tema da tempo sono attivi avendomi segnalato essi stessi molte situazioni di disagio di famiglie e operatori aretini. So anche che a livello regionale c’è un impegno forte da parte di molti gruppi consiliari e sono di queste ore i contatti con il gruppo della Lega così come con altri gruppi del centro destra. Dico questo per evidenziare che su questo tema non ci sono e non ci devono essere steccati ideologici e partitici perché quello che da amministratore ho messo in evidenza è un fatto oggettivo: la legge regionale ormai risalente al 2005, lascia irrisolta una problematica enorme, non dando la possibilità alle case per anziani di ospitare persone con isogravità oltre il 2 e con non autosufficienza oltre il 66%. Il risultato è che molti anziani ospitati in case adeguate alle loro esigenze di fatto ne vengono espulsi perché nella stragrande maggioranza dei casi la loro isogravità è dal 3 in su e il livello di non autosufficienza è oltre il 66%. Faccio notare che l’isogravità 3 e non autosufficienza al 66% sono livelli quasi ordinari di parametrazione delle condizioni di una persona anziana, di età tutto sommato avanzata e questo determina che molti di essi pur entrando in case per anziani con parametri diversi, nel giro di pochi anni, se non mesi, sono costretti a trovare una soluzione alternativa. E così inizia una peregrinazione complicata e dolorosa perché: devono lasciare una struttura nella quale si trovano bene, non trovano posto spesse volte in rsa e là dove lo trovino i costi sono non raramente inavvicinabili. Quello che propongo è questa piccola modifica che Regione Toscana veramente deve prendere in considerazione e aggiungo che l’idea di fare fronte alle politiche per gli anziani solo attraverso rsa, cioè strutture sanitarizzate, è un atteggiamento ideologico perché non tutte le non autosufficienze sono uguali e perché rispondere a queste criticità con modelli che assomigliano sempre più a grandi reparti di geriatria è sbagliato per gli anziani e per le loro famiglie. Il mio auspicio è che su questa questione anche il PD prenda atto della necessità di superare l’impianto del 2005 partendo dal presupposto che la realtà stessa ci indica il bisogno di tirare un rigo al più presto possibile. Aspetto quindi l’incontro con il presidente, della commissione sanità del consiglio regionale della Toscana e confido che su questa questione si faccia alla svelta senza tenere posizioni di parte che non servono a nessuno”.

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