E’ stato presentato il rapporto ACI-ISTAT riguardo l’incidentalità stradale nella provincia di Arezzo nel 2022. Alla conferenza hanno partecipato il Presidente ACI Arezzo dr. Bernardo Mennini, il direttore ACI Arezzo dr.ssa Silvia Capacci, e il referente per l’educazione stradale ACI Arezzo dr.ssa Angela Gringeri.
ArezzoWeb Informa ha raggiunto il Presidente Bernardo Mennini per alcune domande:
Presidente, quali sono i dati dell’incidentalità nella provincia di Arezzo?
“I dati dell’incidentalità riportano quest’anno un incremento di incidenti, feriti e morti. Un dato assolutamente non positivo. Le principali cause nel complesso sono costituite dalla velocità e dalla distrazione alla guida, e qui ci metto pesantemente anche l’utilizzo del cellulare alla guida. Le strade pericolose sono poi sicuramente una conferma. I dati sulla Statale 71, insieme alle altre strade, sono molto chiari all’interno del report.
Gli elementi che compongono tutto questo evidenziano che alla fine il responsabile primario degli incidenti è comunque l’uomo. E’ il fattore umano a determinarne il maggior numero. Il lavoro di “fotografia” del dato che abbiamo svolto si unisce però anche a quello di prevenzione che intendiamo proporre come Automobile Club. Lo facciamo oramai da anni e quest’anno è andato nelle scuole grazie al progetto “Guida che ti guido”.
Il nostro è un lavoro di costruzione della coscienza della sicurezza stradale in modo tale che i ragazzi di oggi possano apprenderne in modo definito e forte i principi, ovvero come ci si comporta alla guida e per la strada in generale. Ma non perché c’è una norma che ce lo dice, ma perché è utile per noi. Un elemento importante è la condivisione del messaggio della sicurezza stradale, e questo è quello che ACI vuole e intende fare“.
Per ridurre gli incidenti, quale appello si sente di fare a chi guida?
“E’ importante lavorare sull’utilizzo delle nuove tecnologie. Il cellulare lo abbiamo tutti. Ora è il momento di interconnetterlo con l’auto. Bisogna, e la tecnologia già lo permette, comprendere come connetterlo in maniera comoda con quello che è chiamato info-tainment, l’ADAS (Advanced Driver Assistance Systems), come ad esempio la guida assistita o i sistemi per ascoltare i messaggi senza prendere il telefono in mano.
Ora è il momento che anche all’interno dell’esame della patente e in altri passaggi sia adeguata la tecnologia alla quotidianità, perché la tecnologia deve essere un’automatismo. Come automaticamente uso il cellulare allo stesso modo devo in prospettiva utilizzare la tecnologia in auto“.