Un’intervista lunga, intensa, diversa. Neanche Francesca Fagnani era la ‘belva’ di sempre, ammorbidita dall’evidente empatia per il fascino e il carisma del ragazzo fortunato della musica italiana.
Per un’ora Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti si è seduto sullo sgabello più scomodo di Rai2 – e forse, oggi, per il tenore delle domande, di tutta la Rai – per rispondere alle domande della giornalista più temuta, amata e seguita del momento.
E lo ha fatto col sorriso e lo spirito di sempre, del giovane adulto che non rinnega i tempi di Gimme Five, quando la critica nei suoi confronti era severa – per usare un eufemismo – , ma neanche accetta l’etichetta da ‘santone’ che qualcuno gli ha affibbiato per rimarcare il cambio di registro dagli anni del rap e della ribellione alla versione melodica – e più apprezzata dagli esperti – del nuovo millennio.
Era evidente l’ammirazione e la stima di Fagnani, complice anche le coincidenze di due storie famigliari intrecciate, legate a doppio filo dai rispettivi padri entrambi dipendenti del Vaticano. E infatti il tema è ricorrente nell’intervista, coi ricordi d’infanzia di Jovanotti che trovavano sponda in quelli della conduttrice.
Eppure le domande le ha fatte, e lui non si è sottratto. Neanche quando gli è stato chiesto di parlare di tradimento nella sua vita di coppia, su cui però lui non ha voluto dare conferme, rimarcando che quando accade le responsabilità sono condivise e poi a lui piace “attraversare tutte le cose, anche quelle difficili, purché portino a qualcosa. Noi solo sappiamo cosa è successo, nessun altro. Francesca (Valiani, ndr) è l’amore della mia vita”, ha ripetuto più volte il cantante.
L’intervista ha alternato momenti di leggerezza ad altri di grande intensità emotiva. Il pubblico si è divertito molto quando Jovanotti, senza alcuna titubanza, si è detto convinto che “Mozart avrebbe apprezzato ‘Sesso e Samba’ di Tony Effe”.
Ha resistito alle insistenze di Fagnani sul fargli ammettere il flirt con Valeria Marini: “Sono un uomo elegante, Francesca…”, ha chiosato.
Eppure per 60 minuti non è stata la moglie, né la figlia, né i genitori a far trasalire l’artista. Ha ceduto alla commozione col ricordo del fratello, morto in un incidente aereo.
Era un fervente cattolico, “un cristiano vero, non bigotto”. Aveva una bibbia sottolineata in più punti e Jovanotti quando l’ha aperta per la prima volta ha letto un passaggio: “‘Sii forte e risoluto’. Me lo ripeto tutti i giorni”.
Fonte
Agenzia DIRE
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