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La Conferenza dei sindaci del Valdarno ha incontrato il direttore sanitario della Usl Toscana sud est

 

 

Martedì 17 ottobre è intervenuta in Conferenza zonale dei sindaci del Valdarno la direzione sanitaria della Usl Toscana sud est per fare il punto sulla situazione dell’ospedale Santa Maria alla Gruccia.
Il presidente Valentina Vadi: “Come Conferenza dei sindaci abbiamo fissato un nuovo incontro con il direttore sanitario entro fine anno. Il trasferimento della dottoressa Dei, appreso dalla stampa, desta una certa preoccupazione. Noi continueremo a vigilare perché gli impegni vengano mantenuti e affinché l’ospedale Santa Maria alla Gruccia possa avere personale, risorse tecnologiche e ambienti adeguati per rispondere ai bisogni di salute del territorio”.

La Conferenza zonale dei sindaci del Valdarno ha incontrato, martedì 17 ottobre, la direzione sanitaria della Usl Toscana sud est per fare il punto sulla situazione dell’ospedale di Santa Maria alla Gruccia, sulle procedure attivate e sui tempi di realizzazione.

Il 25 luglio scorso infatti, Valentina Vadi, in qualità di presidente della Conferenza zonale dei sindaci del Valdarno, dopo il colloquio con il direttore generale dell’Azienda Antonio D’Urso e il direttore sanitario Simona Dei aveva sottolineato alcune urgenze e aveva avanzato una serie di richieste. Il presidio del Valdarno può vantare operatori preparati e motivati, oltre che una storia ventennale alle spalle, ma in questa fase, presenta delle criticità a causa della carenza di personale in diversi reparti.

A più di un mese e mezzo di distanza dall’ultima riunione, la Conferenza zonale dei sindaci del Valdarno ha voluto fare nuovamente il punto per capire i provvedimenti avviati nelle ultime settimane e conoscere i tempi di realizzazione dei vari step.

Devono essere, rapidamente, banditi 4 concorsi – ha sottolineato il presidente Valentina Vadi – per sostituire i primari che sono andati o andranno in pensione o in trasferimento nel giro di pochi mesi: punto nascita/ginecologia-ostetricia, chirurgia, radiologia, pediatria”.

La criticità maggiore riscontrata è relativa al percorso nascita, a partire dal punto nascita-ginecologia e ostetricia, senza primario con personale sotto organico e lunghe liste di attesa, alla pediatria fino al consultorio.

Il direttore sanitario Simona Dei ha confermato che tutte le procedure relative ai concorsi per i primari di unità complessa, sono state attivate ed inviate a Regione Toscana e ad Estar. Tuttavia l’unico concorso ad essere stato effettivamente bandito con una data di scadenza delle domande è quello del punto nascita- ginecologia e ostetricia.

La Conferenza zonale dei sindaci ha quindi richiesto alla Asl di inviare, quanto prima, un cronoprogramma dei concorsi con tempi indicativi di svolgimento e di insediamento dei nuovi primari.

Altro reparto che sta manifestando, attualmente, serie difficoltà è il pronto soccorso con mancanza di personale in relazione agli accessi aumentati a seguito della chiusura del Ps del Serristori e comunque un dato, purtroppo, comune a molti ospedali. Il presidente della Conferenza zonale dei sindaci ha anche chiesto novità e delucidazioni sugli investimenti relativi ai lavori di ampliamento: allo stato attuale manca la copertura finanziaria per gli arredi del primo lotto e la copertura finanziaria per realizzare il secondo lotto di interventi.

Il direttore sanitario ha rinviato la questione ad un prossimo incontro dedicato con il direttore amministrativo della Asl già calendarizzato per il mese di novembre.

Come conferenza dei sindaci – dichiara il presidente Valentina Vadi – abbiamo stabilito di rivederci con il direttore sanitario entro fine anno. Ho appreso dalla stampa del trasferimento della dottoressa Simona Dei e non nascondo una certa preoccupazione in relazione agli impegni presi. Mi auguro che il facente funzione garantisca continuità rispetto al percorso definito dalla Conferenza dei sindaci. Noi continueremo a vigilare perché gli accordi vengano rispettati e perché l’ospedale Santa Maria alla Gruccia possa avere personale, risorse tecnologiche e ambienti adeguati per rispondere ai bisogni di salute del territorio”.

 
 
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