La diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro rende omaggio a san Donato, l’ “apostolo della Tuscia” che con la sua opera di annuncio del Vangelo ha convertito questo angolo di Toscana.
Le celebrazioni in onore del patrono si aprono domenica 6 agosto alle 17, quando il concerto “Le ore d’organo” propone musica sugli organi della Cattedrale con una esibizione dell’organista titolare Eugenio Maria Fagiani e della Cappella Musicale della Cattedrale, diretta dal maestro Cesare Ganganelli.
Si tratta del primo concerto che inaugura un nuovo “appuntamento fisso” che si ripeterà tutte le prime domeniche del mese in concomitanza con la Fiera Antiquaria di Arezzo. Alle 18 del 6 agosto ci sarà poi una Messa presieduta dal vescovo emerito mons. Riccardo Fontana, seguita alle 21.15 dall’offerta dei ceri votivi da parte dei Comuni della diocesi. Come ogni anno, la cerimonia sarà seguita da uno spettacolo pirotecnico a cura del Comune di Arezzo.
Il giorno seguente, solennità di san Donato, le celebrazioni si aprono alle 7 con lodi e Messa in Cattedrale. Le celebrazioni eucaristiche si ripeteranno poi alle 8, 10.30 e 12. Alle 11 il vescovo Andrea Migliavacca sarà alla Pieve di Santa Maria, che custodisce un busto reliquiario del Santo, per una Messa.
Tra le varie iniziative, quest’anno, ci sarà anche l’intitolazione a san Donato, della terrazza del Palazzo della Provincia di Arezzo, antistante la Porta di Mezzogiorno della Cattedrale. La cerimonia organizzata dalla Provincia di Arezzo, a cui prenderà parte anche il Pastore della nostra diocesi, è in programma alle 17. Culmine della giornata di festa è la celebrazione liturgica presieduta dal vescovo Andrea Migliavacca alle 18.
L’emittente comunitaria della diocesi, visibile nel canale 85 in tutta la Toscana e in streaming all’indirizzo www.tsdtv.it/live, trasmetterà in diretta tutte le celebrazioni in onore di san Donato che si svolgeranno nella Cattedrale di Arezzo.
“È la prima volta che vivo la festa di san Donato nella diocesi – spiega il vescovo Andrea Migliavacca -. È l’occasione per me per affidare alla sua intercessione il cammino diocesano e il mio episcopato iniziato qui solo pochi mesi fa”.
San Donato è patrono della città di Arezzo e della diocesi. Divenne prete mentre vescovo di Arezzo era Satiro e la sua opera di evangelizzazione fu molto proficua. Ordinato vescovo, continuò nella sua opera pastorale, coadiuvato dal diacono Antimo. I più antichi documenti (Martirologio geronimiano, Sacramentario gelasiano) lo ricordano al 7 agosto con i titoli di vescovo e confessore, termine quest’ultimo che fa riferimento a sofferenze e persecuzioni sopportate per Cristo nell’evangelizzazione della vastissima diocesi, la più grande della Toscana.
“Passio” successive lo hanno descritto invece come martire, ucciso sotto Giuliano l’Apostata il 7 agosto 362 con il taglio del capo, una tradizione rimasta fino ai nostri giorni. Il suo culto si diffuse in tutto il mondo cristiano. Papa Vittore II (1057) definì san Donato “Apostolo della Toscana”. Ancora oggi solo in Italia più di settanta diocesi hanno chiese a lui dedicate e molti luoghi portano il suo nome. Il corpo di san Donato è conservato e venerato nella Cattedrale nell’arca di San Donato, capolavoro della scultura trecentesca, mentre la reliquia della testa è conservata nella cripta della Pieve di Arezzo in un prezioso busto reliquiario trecentesco, testimonianza della maestria dell’arte orafa.