Il grande imperatore Kublai Khan chiede a Marco Polo di raccontargli la vastità del suo impero: città straordinarie, dalle infinite forme, fondate su desideri e ricordi. Lo spettacolo “Le città invisibili”, ispirato a una delle opere più affascinanti di Italo Calvino, sarà in scena a Palomar, sabato 25 novembre alle 21,15.
Musica persiana e teatro si incontreranno nell’ambito della rassegna Calvino 100, promossa dal Comune di San Giovanni Valdarno e realizzata con il contributo del consiglio regionale per celebrare il centenario della nascita del grande intellettuale italiano.
L’evento è a cura dell’orchestra La Filharmonie, Orchestra Filarmonica di Firenze con la direzione artistica di Giulio Arnofi e la direzione musicale di Nima Keshavarzi, che vuole avvicinare la musica classica alle nuove generazioni e alle comunità di quartiere portandola sotto casa in contesti insoliti e tradizionali.
Lo spettacolo affronta il tema, quanto mai urgente, del dialogo interculturale con il fine di trovare una via per un nuovo umanesimo, per una città ideale dove i popoli possano vivere in armonia, senza più guerre e conflitti.
L’attore e regista con oltre vent’anni di carriera Andrea Bruni e l’attrice Alessia de Rosa Bruni rappresentano i due personaggi e sfumano uno nell’altro, in una forma di dialogo interiore sulla forza dell’immaginazione e sul senso del racconto. In sinergia con le parole, le musiche dal vivo di Pejman Tadayon, musicista e compositore di livello internazionale, fra i massimi esperti di musica persiana e sufi, e la voce raffinata ed evocativa di Barbara Eramo.
Tadayon e Eramo propongono un’alchimia di suoni e testi ispirati alle musiche d’oriente ed in particolare alla corrente mistico-filosofica del sufismo, attraverso il canto e gli strumenti della tradizione persiana come ney, oud e daf.
L’iniziativa di sabato è gratuita e tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.