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La Misericordia di Bibbiena al servizio delle zone alluvionate

La Protezione Civile della Misericordia di Bibbiena al servizio delle zone alluvionate del fiorentino. Undici volontari casentinesi, divisi in quattro squadre, sono stati impegnati a Campi Bisenzio nello svolgimento di una serie di attività orientate a portare un concreto sostegno a popolazioni e territori duramente colpiti dall’emergenza.

L’intervento, coordinato dal sistema regionale della Protezione Civile, è stato orientato verso diversificati compiti che hanno compreso lo sgombero delle cantine dal fango e dai detriti, la pulizia delle strade e l’aspirazione delle acque, unitamente all’assistenza, alla vicinanza e all’empatia ai singoli cittadini in un momento di particolare difficoltà.

La Protezione Civile della Misericordia di Bibbiena è nata nel 2017 con il primo corso di formazione finalizzato ad ampliare le attività condotte da questa storica confraternita con l’obiettivo di porre le condizioni per interventi efficaci e tempestivi in occasione degli eventi calamitosi.

Il gruppo fa attualmente affidamento su circa trenta operatori abilitati con competenze, capacità organizzative e strumentazioni per rispondere alle chiamate delle sale operative per portare un contributo al superamento delle criticità.

«Il nostro gruppo di Protezione Civile – spiega Fabrizio Falsetti, consigliere della Misericordia di Bibbiena con delega alla Protezione Civile, – ha acquisito preparazione e strumentazioni per operare nelle situazioni di emergenza, con il coordinamento delle sale operative che canalizza gli interventi negli ambiti di maggior bisogno.

Questo spirito di servizio è stato confermato anche dai volontari accorsi a Campi Bisenzio che hanno prontamente accolto l’invito a mettersi a disposizione e a scendere nel fango per portare un supporto a un territorio a noi particolarmente vicino.

La nostra Misericordia, tra l’altro, è abilitata alla formazione di nuovi operatori, dunque l’invito è a informarsi per vivere un’esperienza dove essere utili al prossimo e dove portare un reale supporto ai bisogni di comunità e territori in situazioni di difficoltà».

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