La mostra “Michelangelo rapito”, si è conclusa con 30.500 visitatori

la mostra che racconta dell’arte nascosta in Casentino

È ormai calato il sipario sulla Maschera di Fauno e sull’affascinante storia del patrimonio di inestimabile valore delle Gallerie degli Uffizi e dei Musei fiorentini che trovarono riparo in Casentino durante la Seconda Guerra mondiale.

La mostra “Michelangelo Rapito, Capolavori in guerra dagli Uffizi al Casentino”, promossa dal Comune di Poppi e dalle Gallerie degli Uffizi, si è conclusa domenica 28 gennaio (era stata inaugurata il 20 luglio 2023) con 30.500 visitatori, ben 4mila in più dello stesso periodo dell’anno passato, circa 2.000 studenti, bambini e ragazzi di scuole di ogni ordine e grado del territorio, e centinaia di partecipanti alle visite guidate al percorso storico e alla mostra immersiva.

“Un risultato che ci lusinga e che testimonia il valore del lavoro di tanti, a partire dalla curatrice scientifica Alessia Cecconi – sottolinea il sindaco di Poppi Carlo Toni – Il Castello di Poppi, insieme al monastero di Camaldoli e a Villa Bocci di Soci, fra 1940 e 1944 sono diventati uno straordinario scrigno di protezione per le opere d’arte più famose al mondo. E ci onora aver potuto raccontare a così tante persone una storia davvero straordinaria”.

Molto ampio naturalmente il gruppo di lavoro che ha contribuito alla realizzazione della mostra e del catalogo, curato da Alessia Cecconi e pubblicato da Mazzafirra Edizioni, che contiene anche saggi di Attilio Torri, Alberta Piroci, Luca Grisolini. La mostra immersiva, con il Fauno immaginario narratore delle vicende dei capolavori, è stata progettata e allestita da Alessio Bianciardi per Project Italia. Accattivante e moderno l’allestimento e la grafica della sezione storica curato da Immedia Editrice, mentre la comunicazione è stata gestita efficacemente dall’agenzia ComeDire di Prato.

L’evento, che fa parte del progetto Uffizi Diffusi, è stato realizzato con la collaborazione del Museo Casa Siviero, con il sostegno e il patrocinio della Regione Toscana, il contributo della Fondazione CR Firenze, del Parco Nazionale delle Foreste casentinesi Monte Falterona e Campigna e dell’associazione Prospettiva Casentino.

Hanno collaborato l’Unione dei Comuni montani del Casentino con l’Ecomuseo del Casentino e la Banca della Memoria di Poppi, e la Rete d’imprese D’Appennino che gestisce il Castello di Poppi e che ha curato le visite guidate delle scolaresche.

Un grazie particolare va agli sponsor Freschi & Vangelisti, Aruba, La Sorgente, Miniconf, Castello di Porciano, TuttoSicurezza, Fattorie di Celli, Gruppo Scart, Dimitri Bonucci per Mediolanum, Poggi, COINGAS e all’erogazione lib

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