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La scure della razionalizzazione si abbatte sul servizio dell’emergenza-urgenza in Valdichiana

“Tanto tuonò che piovve”. Potremmo definire così l’attuale situazione dell’emergenza-urgenza in Valdichiana. Infatti, la scure della razionalizzazione, insieme alle modalità d’ingresso ai corsi universitari e agli stipendi non in linea con il costo della vita, fanno sì che i medici siano sempre di meno. In questo mese di dicembre, pare che per almeno dieci giorni, in Valdichiana sarà presente un solo sanitario di notte anziché due, e due sanitari di giorno anziché i precedenti tre con assenza totale di automedica in quanto l’unico medico attualmente a disposizione è stato dirottato sulla città di Arezzo.

“Il timore è che dieci giorni diventino un mese o più, e l’emergenza diventi una riorganizzazione consolidata che andrebbe a depauperare il servizio dell’emergenza-urgenza” tuona così l’assessore alla Sanità, Stefania Franceschini.  

Dal momento che, in Valdichiana, rimane soltanto la figura del sanitario/infermiere, sarebbe opportuno, quantomeno, poter contare sulle stesse unità di sanitari, vale a dire tre di giorno e due di notte.

“Come sempre i tagli alla Sanità vengono effettuati in modo trasversale e a danno della popolazione. Non si focalizza mai il vero spreco, se poi esiste, ma visto che c’è necessità di ‘rientrare’ si adottano sempre scelte a mio avviso poco ponderate” continua l’assessore alla Sanità, Stefania Franceschini.

Del resto, anche un anno fa il Comune di Castiglion Fiorentino aveva chiesto delucidazioni alla Regione Toscana per il malfunzionamento del servizio di emergenza-urgenza del 118 senza ottenere, ad oggi, nessuna risposta.

“Visto che questa situazione interessa tutta la nostra vallata e che perdura da anni, chiediamo  alla Regione Toscana se vi siano determinazioni volte a prendere in mano, seriamente e con soluzioni adeguate, il problema. È agli occhi di tutti che, i continui tagli alla spesa sanitaria si ripercuotano inevitabilmente nella qualità dei servizi e nei numeri del personale impiegato, rischiando di compromettere irrimediabilmente il funzionamento di un servizio fondamentale per la collettività. Di fronte a questo, ritengo oltremodo doveroso ringraziare tutti gli operatori del 118 in larga parte infermieri e volontari che, nonostante le criticità sopra evidenziate, non si risparmiano dimostrando quotidianamente la loro grande professionalità e il senso di appartenenza a tutta la nostra comunità” conclude l’assessore alla Sanità, Stefania Franceschini.

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