La terza edizione di Marcenando ha lasciato in eredità un patrimonio tra sculture e pitture

Ventisei nuove opere pittoriche e scultoree hanno arricchito il territorio di Marcena. La terza edizione di Marcenando ha lasciato in eredità un poliedrico patrimonio di installazioni di arte contemporanea che, poste all’interno e all’esterno del piccolo borgo alle porte di Arezzo, sono entrate a far parte di un vero e proprio museo a cielo aperto liberamente fruibile da ogni persona.

Questo progetto ha portato, nel corso degli anni, a installare oltre centocinquanta opere che sono state donate da decine di artisti locali e che hanno trovato collocazione nei diversi angoli di Marcena, con l’intera comunità che insieme a associazioni e istituzioni è andata a configurare un innovativo modello di rigenerazione, valorizzazione e condivisione dello spirito di un luogo.

La partecipazione e la bontà del progetto sono state confermate dal taglio del nastro del nuovo percorso che, oltre ad aver riunito oltre trecento visitatori, ha visto la presenza del vicesindaco di Arezzo Lucia Tanti, dell’assessore della Provincia di Arezzo Simon Pietro Palazzo e del vicesindaco del Comune di Subbiano Paolo Domini, oltre che del vicepresidente del Consiglio Regionale della Toscana Marco Casucci.

Una delle opere di maggior prestigio realizzate per l’edizione 2023 di Marcenando è la scultura in ferro ossidato “Il bersagliere in bicicletta” firmata dal maestro Alessandro Marrone in ricordo dei caduti della Prima Guerra Mondiale.

Questo monumento, posto nel Campo della Memoria, rappresenta un bersagliere in sella a una bicicletta tratto da una cartolina dell’epoca e configura un omaggio a un corpo di fanteria leggera che ha avuto un ruolo decisivo nelle sorti del conflitto e che, per spirito di sacrificio e impegno, ha meritato l’onorificenza dell’Ordine Militare d’Italia.

L’inaugurazione ha permesso di vivere un momento di particolare impatto emotivo in virtù della presenza dei rappresentanti delle associazioni provinciali e regionali dei Bersaglieri che, al suono di tromba, hanno proposto il momento dell’alzabandiera e la deposizione di una corona d’alloro ai piedi di una scultura di un artista di fama internazionale quale Marrone che, con le sue creazioni, sta abbellendo gli spazi urbani di numerose città e paesi.

«Questo progetto – aggiunge Barbara Lapini, presidente dell’associazione Marcenando, – è un paradigma di rigenerazione urbana per testimoniare come l’arte permetta di far vivere, valorizzare e raccontare lo spirito di un territorio. Le opere di Marcenando sono all’aria aperta armoniosamente inserite nel contesto circostante e, di conseguenza, ognuno può scoprirle gratuitamente e liberamente in ogni periodo dell’anno, andando così a vivere il connubio tra la bellezza della natura e la bellezza dell’arte».

 

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