L’aretino Samuele Boncompagni in Sardegna per un progetto di studio e sperimentazione teatrale rivolto alla primissima infanzia.
L’attore e autore dell’associazione culturale Noidellescarpediverse parte alla volta di Cagliari dove, tra lunedì 3 e venerdì 7 febbraio, proporrà un ciclo di laboratori e spettacoli finalizzati ad approfondire il suo impegno nella relazione con la prima infanzia, creando contesti di dialogo e confronto attraverso attività mirate ad avvalorare l’importanza della narrazione e a proseguire il percorso di ricerca artistica.
A ospitare l’iniziativa sarà il Nest Zerosei, il primo centro integrato in Italia gestito da un’istituzione culturale (Sardegna Teatro) che promuove residenze d’artista per sviluppare nuove metodologie pedagogiche per piccolissimi spettatori e che unisce asilo nido e scuola dell’infanzia con un’offerta educativa e didattica improntata sull’utilizzo degli strumenti espressivi, conoscitivi e relazionali del teatro.
La trasferta sarda dà seguito a un percorso avviato nel marzo dello scorso anno quando Boncompagni aveva partecipato al progetto per l’infanzia “0/3 chiama Italia” a Bologna, all’interno della ventunesima edizione del festival internazionale di arti performative e cultura per la prima infanzia “Visioni di futuro, visioni di teatro” promosso dalla compagnia La Baracca presso il Teatro Testoni Ragazzi e i servizi educativi del Comune di Bologna.
L’obiettivo specifico della call era di riconoscere bambini e bambine da zero a tre anni come spettatori a pieno titolo per invitare compagnie e artisti a mettersi alla prova, a saggiare il terreno e a valutare se percorrere nuove strade, con un quadro di ricerca e interesse condiviso su cui nasce anche la collaborazione con Sardegna Teatro.
Un’ulteriore tappa di questo progetto, dunque, è ora rappresentata dal coinvolgimento di Boncompagni all’interno delle attività del Nest Zerosei dove verrà presentato lo spettacolo “La notte in tasca” che, prodotto dall’associazione Noidellescarpediverse insieme alle Officine della Cultura, nasce per accompagnare i piccoli spettacoli all’interno della magia e delle suggestioni della notte tra tanti oggetti e soggetti da raccontare.
«Nest Zerosei, in linea con la visione del Sardegna Teatro, è un luogo di ricerca per le arti performative dedicate all’infanzia, connettendo linguaggi contemporanei e metodologie educative – spiega Valentina Salis, curatrice dei progetti per l’infanzia per Sardegna Teatro e responsabile del Nest Zerosei.
Lo sguardo e l’ascolto trovano nel performativo uno spazio per interpretare la realtà, stimolare l’immaginazione e valorizzare l’unicità dell’infanzia, riconoscendo nell’errore una risorsa.
Attraverso attività didattiche e residenze artistiche, Nest favorisce il dialogo tra compagnie ospiti e piccoli abitanti, con il supporto di educatrici e pedagogiste. La collaborazione con La Baracca – Testoni Ragazzi estende l’azione a livello nazionale, promuovendo una cultura artistica inclusiva e aperta ai territori».