Le legge di Pregliasco

di Stefano Pezzola

Il dottor Pregliasco con le sciocchezze che ha detto dall’inizio della pandemia ci ha autorizzati ad avere dubbi sulla sua competenza di virologo; su quella di medico li ha fugati tutti“ ha affermato il dr. Roy de Vita, Primario della Divisione di Chirurgia Plastica dell’Istituto dei Tumori di Roma Regina Elena.

Nella sua veste di dirigente dell’istituto ortopedico milanese, il prezzemolino televisivo Fabrizio Pregliasco è finito al centro di una bufera mediatica per un ordine di servizio in cui dispone che i pazienti non dotati di Green Pass non vengano operati o che comunque, ove clinicamente possibile, vengano messi in lista di attesa con una deroga temporale in attesa di valutazione.

Un servizio di Fuori dal Coro ha fatto scoppiare il caso e la Regione Lombardia sembra abbia deciso di vederci chiaro con un’ispezione ad hoc.  

La compagna del virologo, Carolina Pellegrini, in un post su Facebook si è sfogata: “Il mio uomo è un talebano della verità e dell’etica, io mi ribello ad un certo modo di fare informazione”, ha scritto, invitando provocatoriamente i no vax a prenderci sotto casa e a vedere dove viviamo e come viviamo. “Perché forse – scrive ancora nel lungo post – si è persa la bussola di come una persona degna ed eticamente ineccepibile viva”.

Forse dimenticando che “il suo uomo” è tra quelli direttamente responsabili di questo tipo di comunicazione televisiva distorta, basata su evidenze tutt’altro che scientifiche e tesa a dividere le persone in schieramenti faziosi pro e contro.

E quest’ultima trovata – nonostante le spiegazioni e giustificazioni fornite dal dr. Pregliasco alla stampa di regime – confermano che se avevamo avuto qualche dubbio sulle sue competenze di virologo, nessun dubbio possiamo avere adesso sulle sue qualità di medico.

Del resto secondo Scopus, considerata la bibbia della scienza, i virologi che hanno imposto la chiusura dell’Italia al Governo Conte e continuato a consigliare le strategie del governo Draghi, sono ultimi nella classifica mondiale.

Voti bassissimi per Burioni (21) e Brusaferro (21) e voto quasi imbarazzante per Fabrizio Pregliasco (14) che conferma una quotidiana presenza televisiva ingiustificata e priva di qualsivoglia riscontro scientifico: siamo di fronte ad un personaggio televisivo costruito dai media in assenza di titoli e riconoscimenti della Comunità Scientifica.

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