di Stefano Pezzola
Oggi decido di affrontare un argomento diventato quasi un tabù ovvero le nanoparticelle lipidiche (LNP) utilizzate nella produzione di vaccini mRNA e lo faccio analizzando uno studio pubblicato su PubMed dal titolo “La componente della nanoparticella lipidica della piattaforma mRNA-LNP utilizzata negli studi preclinici sui vaccini è altamente infiammatoria”, studio che è possibile scaricare al seguente link:
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34841223/
Argomento orticante per alcuni, ma è bene ricordare che in occasione della vaccinazione è stato fatto firmare un modello di consenso informato nel quale tutti abbiamo dichiarato di non avere intolleranze e/o allergie nei confronti degli eccipienti contenuti dei farmaci mRNA.
Una dichiarazione d’intenti sulla fiducia poiché pochi pazienti sono rientrati a casa con una copia di questa dichiarazione da poter leggere e praticamente nessuno ha ottenuto esaustive informazioni dai medici vaccinatori.
E per l’appunto per stabilizzare i farmaci mRNA sono addirittura necessarie nanoparticelle lipidiche molto particolari, gli LNP AL-0159 e Al-0315, ammine terziarie disponibili da vari produttori in tutto il mondo.
Abbiamo già verificato in un precedente articolo che si tratta di “sostanze che non sono destinate all’uso sull’uomo. Sono destinate esclusivamente a scopi sperimentali”.
Per approfondire puoi intanto visitare il seguente sito: https://www.echelon-inc.com
Partiamo da un dato di fatto: se queste sostanze fossero innocue, le aziende produttrici nonché Pfizer-BioNTech e Moderna le avrebbero presentate con chiarezza ed in modo comprensibile.
I produttori invece sembrano essere consapevoli del fatto che queste sostanze non sono così innocue come si crede.
Torniamo però allo studio e vediamo cosa si evince.
I vaccini basati su nanoparticelle lipidiche contenenti mRNA (LNP) sono una nuova piattaforma utilizzata da due importanti vaccini contro COVID-19: Comirnaty di Pfizer-BioNTech e Spikevax di Moderna.
Gli studi clinici e le vaccinazioni in corso presentano vari gradi di livelli di protezione ed effetti collaterali.
Tuttavia, i driver degli effetti collaterali segnalati rimangono scarsamente definiti.
L’iniezione intradermica e intramuscolare di questi LNP ha portato a risposte infiammatorie rapide e robuste, caratterizzate da massiccia infiltrazione di neutrofili, attivazione di diverse vie infiammatorie e produzione di varie citochine infiammatorie e chemochine.
La conclusione è che la potenza delle piattaforme mRNA-LNP nel supportare l’induzione delle risposte immunitarie adattative e gli effetti collaterali osservati possono derivare proprio dalla natura altamente infiammatoria degli LNP.
Il documento di cui al link sotto conferma che dopo la vaccinazione con mRNA, nella maggior parte dei pazienti è stato registrato un aumento dei biomarcatori proteici che indicano processi infiammatori.
Gli autori concludono che la vaccinazione con mRNA provoca infiammazione dell’endotelio, aumenta notevolmente l’infiltrazione di cellule T nel miocardio e può spiegare un aumento del rischio di trombosi, sviluppo di cardiomiopatia e altri eventi vascolari dopo la vaccinazione.
https://www.ahajournals.org/doi/10.1161/circ.144.suppl_1.10712
Il vaccino a mRNA somministrato per via intramuscolare non rimane infatti esclusivamente nel sito di iniezione, si diffonde in tutto il corpo attraverso il flusso sanguigno.
Molti scienziati stanno lentamente iniziando ad osare ed affrontare apertamente questo problema della sottostima degli effetti collaterali del farmaco mRNA dovuti alle nanoparticelle lipidiche.
Purtroppo i medici che cercano di portare alla luce questi dati, sono emarginati, derisi e definiti complottisti.
Occorre però ricordare che “in tempi di menzogna universale, dire la verità è un atto rivoluzionario”.
Perché sulla base dei risultati di moltissimi studi, i farmaci mRNA debbono essere messi in discussione in modo critico fino a quando non verrà dimostrato il contrario.
Sempre più pazienti stanno segnalando reazioni avverse da vaccino.
Moltissimi pazienti non vengono presi sul serio, proprio dai medici.
Pochi osano denunciare gli effetti collaterali delle vaccinazioni.