Leonardo a Chastiglione

Con il convivio rinascimentale del 14 settembre, si ripercorre la storia e gli aneddoti che legano il Genio a queste terre

CASTIGLION FIORENTINO – Nel solco della tradizione del Convivio rinascimentale, sabato 14 settembre il rione Porta Romana intende rievocare un grande personaggio storico che nel 1502 è apparso a Castiglion Fiorentino, lasciando, in modo inconsapevole, due curiosi e significativi segni del proprio passaggio. Stiamo parlando di Leonardo da Vinci e dei suoi lavori da “consulente tecnico”, se così vogliamo dire, al servizio di Vitellozzo Vitelli, capitano di Cesare Borgia, lavori documentati nelle carte manoscritte del Codice Atlantico conservato nella Biblioteca Ambrosiana di Milano. Nello scenario di piazza del Collegio, a due passi da Porta Romana, Leonardo a Chastiglione sarà un banchetto rinascimentale, con menù cinquecentesco e scenografia curata ad hoc, mentre gli spadaccini e i musici costruiranno la coreografia all’interno della quale verrà rappresentata, in forma recitata, la storia che lega Leonardo a queste terre.

Ma di quale storia si tratta, nello specifico? Molto meno celebre dell’iconica “veduta a volo d’uccello della Valdichiana”, che per il suo riconosciuto valore figurativo e cartografico è stata così diffusa da essere ormai di pubblico dominio, il Codice Atlantico conserva la carta 918r che rappresenta una porzione del territorio di Castiglion Fiorentino e tratteggia il centro storico evidenziato con la denominazione, perfettamente leggibile, di Chastiglione Aretino. Questo disegno di recente è stato analizzato minuziosamente dallo studioso locale Santino Gallorini che ha avvalorato la tesi di un soggiorno abbastanza prolungato di Leonardo a Castiglion Fiorentino, probabilmente ospite della famiglia Vitelli (che avevano proprietà nel centro storico e nei pressi di Brolio), a cavallo fra i mesi di giugno e luglio 1502.

Ma, al di là dell’immagine quasi pittoresca del Genio che solca i vicoli di Castiglioni, magari con lo sguardo all’insù e massaggiandosi la leggendaria barba, oppure che cammina lungo le “carrecce” de La Nave per misurare le distanze, i rilevanti e inconfutabili elementi storici sono essenzialmente due. Innanzitutto, si ha ragione di supporre che la carta 918r è la prima raffigurazione visiva, nitida e inequivocabile, di Porta Sant’Angelo, attuale Porta Romana, arrivata fino ai giorni nostri. Il secondo dato, curioso al limite del bizzarro se visto con gli occhi di un contemporaneo, è che la carta ha i requisiti per essere considerata il progetto di una sorta di canalizzazione del torrente Cilone verso il lago di Brolio, un’opera idraulica che avrebbe dovuto garantire l’adeguato apporto di acqua al lago che rappresentava all’epoca un’autentica miniera di pesce che veniva venduto fino a Firenze.

La mano sopraffina che schizza l’antica Porta Sant’Angelo; il lago estinto di Brolio e la pesca di tinche; la bonifica della Valdichiana; le strade e la toponomastica castiglionese di cinque secoli fa. La carta 918r è un semplice disegno progettuale che in realtà, se studiata all’interno del contesto a cui si riferisce, contiene un significativo compendio delle radici identitarie di Castiglion Fiorentino e del nostro territorio, e con questa rievocazione storica dedicata a Leonardo da Vinci Porta Romana intende valorizzarle e condividerle. Info e prenotazioni al 3313221790.

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