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Letizia Giorgianni (Fdi): Incontro con AIFA per accelerare rimborsabilità del chemioterapico Enhertu

Letizia Giorgianni

Letizia Giorgianni

Già questa settimana mi recherò presso la sede AIFA per seguire e sostenere da vicino il progredire della situazione che riguarda l’iter di rimborsabilità del chemioterapico di ultima generazione Enhertu.
É davvero incomprensibile che delle donne che soffrano della medesima patologia tumorale al seno debbano subire una disparità di trattamento relativa alla copertura da parte del SSN di questo farmaco capace di ridurre del 49% la progressione della malattia, solo perché nei due tipi di carcinoma è presente un quantitativo differente di proteina.

Un beneficio di quest’ordine è in grado di fornirlo questo anticorpo monoclonale, di nome Enhertu, approvato da EMA e da AIFA e che già dallo scorso luglio è a carico del servizio sanitario nazionale per la cura della forma di carcinoma che si chiama Her-2+,mentre la stessa copertura non è ancora prevista per le donne che si ammalano della forma Her-2 Low, circa cinque volte più diffusa.

Per questo ho già depositato una interrogazione al Ministro della Salute per chiedere una accelerazione della procedura di rimborsabilità così da anticiparne al massimo la disponibilità a tutte le pazienti che ne hanno bisogno.  Questo farmaco dal costo importante, circa 3.850 euro a fiala per ogni 18,5 kg di peso corporeo, ha dimostrato inoltre una riduzione del 36% del rischio di morte rispetto alle cure chemioterapiche.

Ci sono circa tremila donne in Italia che non possono aspettare ancora a lungo l’iter per la rimborsabilità che dovrebbe chiudersi non prima del febbraio 2024. Ogni settimana che passa senza poter accedere alla cura, strappa a queste pazienti e alle persone loro vicine una possibilità di vita non più recuperabile.

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