Lettera alla redazione: “Il genderfluid entra in libreria”

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la mail ricevuta da una lettrice residente nel Valdarno.

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Spettabile Redazione.

Bambini al plurale comprende maschi e femmine e non serve l’asterisco!
Feltrinelli vendendo libri che contengono quella parola da secoli lo dovrebbe sapere.
E invece un cartello all’interno di una loro libreria mi conferma che l’identità di genere non binaria, che ostinatamente non vuole rispecchiarsi nel maschile o nel femminile, entra anche tra gli scaffali dei libri.
Con l’asterisco forse si propongono di includere anche i futuri bimbi asessuali, i futuri transgender, i futuri fluidi o liquidi?

Leggo che le persone non binarie si possono identificare come senza genere, collocarsi all’interno di uno spettro di genere tra mascolinità e femminilità, oppure collocarsi totalmente al di fuori del binarismo di genere.

Non bastava quella cosa ridicola chiamata cancel culture, o chiamatela come vi pare, e la sua pretesa originalità?
Adesso togliendo una “i” dalla parola bambini si pensa di essere originali e al passo con i tempi?
E invece è proprio dalla notte dei tempi che delle presunte avanguardie, che si autodefiniscono tali, pretendono di avere la verità in tasca.
C’é chi lo fa manifestando la violenza delle proprie intenzioni, e chi finge dietro ad un sorriso di volerti convincere e accettare solo a patto che tu condivida il suo punto di vista. La seconda razza è la peggiore.
Perché più insidiosa.

I padri fondatori americani conoscevano il subdolo rischio, che guarda caso, nasce sempre sulle coste del continente nuovo e si tutelarono con il primo emendamento e la difesa ad oltranza del free speech.
Che non vuol dire soltanto libertà di parola, ma innanzitutto libertà di pensiero e di sua espressione.
Posso essere libera di affermare che la famiglia tradizionale sia quella naturale, oppure no?
Non voglio aver ragione ma soltanto la liberà di esprimere un mio pensiero che non penso faccia male a nessuno.

I fautori della cancel culture così come di questo gender fluid o come diavolo si chiama, sono come la folla che nel medioevo era in cerca di gente da bruciare.

E’ invece è importante essere esposti a un ampio spettro di opinioni, di punti di vista.
Purtroppo quello a cui assistiamo oggi è l’equivalente digitale della folla medievale che si aggirava per le strade in cerca di qualcuno da bruciare.

La cultura della cancellazione crea gruppi più o meno organizzati di persone che pretendono di esercitare pressioni perché vengano punite altre persone per via di certe cose che hanno fatto, detto o scritto.

Ho letto che persone nate al 100% maschio o 100% femmina non sentono di appartenere al genere biologico che la natura ha assegnato loro.
Men che meno le persone intersessuali, a cui per moltissimi anni è stato imposto un sesso alla nascita.

Ma siamo tutti impazziti?
Sono gli estrogeni a fare di una donna ciò che è ed è il testosterone a guidare l’uomo.
In contrapposizione agli altri 44 autosomi uguali in maschio e femmina, la differenza risiede in quella X o Y dei cromosomi sessuali.
Si tratta di biologia.

E la sezione “Fumetti” nelle librerie deve essere uno spazio magico e libero per i BAMBINI.

(Mail firmata G.P.)

© Riproduzione riservata

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