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Lettera alla Redazione: nuotare è un piacere

Riceviamo una mail dal sig. F.M. che pubblichiamo volentieri in merito alla chiusura del Palazzetto del Nuoto di Arezzo.

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Spettabile Redazione di Arezzoweb,

ho letto nell’ultimo mese su altri quotidiani locali di “genitori in rivolta”, riferendosi alla piscina.

Più volte avrei voluto scrivervi ma poi mi sono fermato.

La recente intervista rilasciata dal sig. Magari da Voi pubblicata e i tanti commenti che ho visto su facebook, mi spingono oggi ad inviarvi qualche riga.

Circa un mese e mezzo fa ho rinnovato l’abbonamento trimestrale al Palazzetto del Nuovo di Arezzo.

Dopo poco – come ben noto – la struttura è stata chiusa a seguito di un’ordinanza del Comune di Arezzo.

Frequento la piscina da circa dieci anni, ho iniziato con il corso baby con mio figlio Matteo, proseguendo i corsi con frequenza bisettimanale quando possibile, e settimanale quando gli impegni pomeridiani sono aumentati.

Avendo ben chiaro che “nuotare è un piacere, non un dovere”.

Mio figlio è stato accompagnato nel suo percorso da molti istruttori, tutti bravi e soprattutto simpatici con i bambini.

Nulla mai da eccepire sulla sicurezza e sugli spogliatoi che ho potuto verificare essere stati totalmente rinnovati negli ultimi due anni per rispondere alla nuova normativa.

Vi è di piu’, ho appreso da altri genitori molto piu’ informati del sottoscritto, che in occasione delle ispezioni effettuate di routine presso la piscina, nulla è stato eccepito dagli Enti preposti alla certificazione dell’impianto.

Quindi ho iscritto mio figlio con tranquillità ed entusiasmo.

Non mi piacciono per nulla i processi mediatici benché meno le notizie riportate con parzialità e non a tutela degli interessi dei cittadini.

Detto questo sarei interessato – come genitore – a conoscere quali siano i timori di alcune mamme e papà e quali comportamenti abbiamo intravisto da parte della Piscina Comunale che possano mettere in pericolo la vita dei nostri figli.

E soprattutto verso chi sarebbe rivolta la protesta di questi genitori in rivolta?

Lo chiedo da babbo.

La piscina a me sembra sempre molto curata e pulita, acqua e cloro insomma, spogliatoi adatti ai bambini e locali in generale accoglienti.

Mi preme porre alla Vostra attenzione – magari qualche Vostro giornalista è babbo anche lui e potrebbe decidere di frequentare la Piscina di Arezzo – che secondo uno studio degli scienziati dell’Imperial College di Londra, l’acqua delle piscine, addizionata di cloro, inattiva il coronavirus in soli 30 secondi.

Il rischio di trasmissione, quindi, in piscina è assolutamente basso.

Ecco che nuotare torna ad essere un piacere e non un dovere.

In questo periodo a malincuore mio figlio non può frequentarla ed attendiamo con fiducia che venga trovata una soluzione alla questione.

Ho pagato in anticipo ma come accaduto due anni fa in occasione del lockdown ho la certezza che la piscina mi riconoscerà un buono senza perdere un centesimo.

Sono un genitore in rivolta?

Probabilmente SI ma non certo contro il Palazzetto del Nuoto.

La ringrazio se vorrà pubblicare questa mia.

Le allego ricevuta del pagamento effettuato.
Buon lavoro.

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