Lettera aperta alla cittadinanza di Arezzo sulla vicenda di “Oreste Ghinelli” e la sua commemorazione

LETTERA APERTA GIUNTA IN REDAZIONE E PUBBLICATA INTEGRALMENTE

Gentili concittadini,
“Come cittadini e docenti di questa città apprendiamo con preoccupazione la decisione di
commemorare, nella sede della Sala del Consiglio comunale di Arezzo, la figura di Oreste
Ghinelli nel centenario della nascita, il prossimo 19 dicembre.

Nei giorni scorsi la dott.ssa Lucia Tanti, vicesindaco e assessore alle Politiche sociali e
sanitarie, alla famiglia e alla scuola, nella sua replica alle critiche espresse da alcuni
rappresentanti delle associazioni politiche e civiche aretine, ha ricordato che Oreste Ghinelli è già stato oggetto, nel 2015, di un intervento volto a ripercorrere la sua vita pubblica di
avvocato, politico e letterato, nel contesto di un ciclo di conferenze dedicato ad alcuni
protagonisti del Novecento aretino. Dunque, perché preoccuparsi di fronte a una nuova
commemorazione?

La questione che non ci pare essere emersa finora è che, in genere, il senso di una
commemorazione pubblica è quello di omaggiare un personaggio illustre. Ma cosa vuol dire
illustre? La Treccani recita che è detto illustre colei o colui «che ha larga e meritata fama per singolari qualità e per opere o atti stimati egregi». Da docenti, ci permettiamo però di
sottolineare un carattere educativo, implicito nell’aggettivo illustre: un personaggio illustre è qualcuno che ha compiuto cose degne di essere ricordate perché rappresentano un “esempio” per le generazioni presenti e future, un modello da seguire e in cui trovare ispirazione.

Cercando notizie in quella che, nell’odierna società, è volens nolens la principale fonte di
informazioni che abbiamo – il Web – il nome di Oreste Ghinelli compare, anche in documenti provenienti dagli archivi della Camera dei deputati e del Senato, accanto a nomi, date, eventi connessi ad alcune delle pagine più tristi della nostra breve storia repubblicana: lo stragismo neofascista, le associazioni eversive, i progetti di destabilizzazione della Repubblica italiana.
Quale sarebbe, dunque, l’esempio che le generazioni presenti e future dovrebbero trarre dalla vita pubblica di Oreste Ghinelli?

Come docenti della scuola repubblicana siamo chiamati ad insegnare i valori democratici
espressi dalla nostra Costituzione, a cominciare dal valore dell’antifascismo e dalla cultura
della legalità. Vorremmo dunque capire in che modo il nome di Oreste Ghinelli dovrebbe
essere citato nelle attività educative rivolte ai giovani, nel contesto della scuola pubblica
italiana.

Siamo certo consapevoli, e molto felici, del fatto che la libertà di ricerca, garantita dalla nostra Costituzione, permette a tutti di studiare e di parlare liberamente, anche di persone e associazioni che non hanno mai riconosciuto l’illiberalità e la violenza della dittatura fascista.
Ben diverso, però, ci pare il caso di una istituzione come il Comune, la casa di tutti, che decide di essere sede di una tale iniziativa pubblica.

Un’iniziativa che non può non preoccuparci, e che ci spinge a chiedere a tutti i cittadini di
Arezzo, a cominciare dal nostro Primo cittadino: che tipo di esempi volete che i giovani aretini studino a scuola?

Vi ringraziamo per l’attenzione e vi porgiamo i nostri più cordiali saluti.
Renata Badii
Saverio Magnanensi
Piero Campanile
Francesca Lorenzoni
Angelo Nardoianni
Roberto Giorgi
Chiara Cardinali
Giulia Cesarini
Anna Ajello
Lorenza Lupini
Aldo Mori
Michela Farsetti
Sandra Ferruzzi
Annalisa Scorpio
Alessio Camobreco
Mila Arbia
Fabrizio Amerighi
Caterina Romano
Gregorio Basi
Alessandro Martinelli
Roberto Ghelli
Giancarlo Sestini
Luisa Nocentini
Bianca Maria Spada
Maria Rita Petrillo
Sara Morgantini
Laura Neri
Angela Marangio
Ilaria Lionti
Francesca Fusari
Luisa Battilana
Leonardo Bruschi
Cristina Perferi

© Riproduzione riservata

1 COMMENTO

  1. La commemorazione era dedicata a Oreste Ghinelli politico, avvocato e artista. L’esempio che si può ricavare dalla sua vita è quello di un uomo poliedrico, che ha lasciato un segno in tutto quello che ha fatto, che ha amato e ha dato alla sua città , che si è distinto per onestà nella vita pratica e intellettuale. Basta ? In consiglio comunale è stato, da protagonista, per 37 anni ed era quella la sede naturale per ricordarlo

Condividi articolo:

I più letti

ARTICOLI CORRELATI
RELATED