Home Cronaca Lo beccano vicino la stazione con involucri di cocaina: arrestato cittadino tunisino

Lo beccano vicino la stazione con involucri di cocaina: arrestato cittadino tunisino

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La Polizia di Stato, nell’ambito dell’intensificazione dell’attività di prevenzione attuata con mirati servizi di controllo del territorio programmati con l’ausilio di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Firenze, ha proceduto all’arresto di un soggetto indiziato del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Nella tarda serata di ieri, gli equipaggi di rinforzo, convogliati nelle aree cittadine che destano maggiore allarme sociale, procedevano all’identificazione nei pressi di Piazza della Repubblica di un cittadino tunisino, regolare sul Territorio Nazionale che, all’esito di un sommario controllo sulla persona, veniva trovato in possesso di tre involucri termosaldati contenenti sostanza stupefacente del tipo cocaina e la somma di euro 560 in banconote di piccolo taglio.

La successiva perquisizione presso il domicilio del soggetto, consentiva agli operatori di rinvenire e sequestrare ulteriori due involucri in cellophane trasparente termosaldato del peso complessivo di circa 30 grammi, nonché materiale per il confezionamento delle singole dosi ed un bilancino di precisione funzionante.

Il soggetto in questione, dopo essere stato fotosegnalato, veniva tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e così come disposto dal P.M. di turno, della locale Procura della Repubblica, veniva trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura in attesa della udienza di convalida e del rito direttissimo di questa mattina. All’esito della direttissima l’arresto veniva convalidato e venivano applicate le misure cautelari dell’obbligo di firma associato all’obbligo di dimora.

Si precisa che nei confronti dell’indagato, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, sussiste la presunzione di innocenza, fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

Fonte: Questura di Arezzo

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