Intervento alla Camera dei Deputati dell’onorevole Tiziana Nisini sul caso di Sandro Mugnai, attualmente a processo per omicidio volontario in Corte d’Assise ad Arezzo.
“Prendo parola e non lo faccio per sostenere le ragioni della legittima difesa. Mugnai è a processo per omicidio volontario per difendere se stesso e la propria famiglia, composta da sei persone, da un attacco violento e deliberato della ruspa guidata dal signor Dodoli che ha abbattuto parte della casa.
La perizia tecnica ha dimostrato che non c’erano vie di fuga e un ulteriore colpo avrebbe potuto far crollare l’abitazione già fortemente compromessa dai colpi precedenti.
Di fronte ad una minaccia Mugnai ha reagito sparando” – ha detto Nisini che ha proseguito: “è possibile che, in uno stato di diritto, una vittima che ha agito per salvare la vita di se stesso e dei propri cari si veda costretto a scegliere tra processo o morte? C’è poi un secondo elemento.
Tre giudici hanno fornito tre interpretazioni diverse, uno legittima difesa, un altro eccesso colposo di legittima difesa e il terzo omicidio volontario ma dov’è la certezza del diritto? Come può un cittadino sapere quali sono i confini entro i quali può agire per difendere se stesso e la propria famiglia?
Questo è un caso che impone – ha concluso Nisini – una profonda riflessione ed è nostro dovere che il diritto non si trasformi in un labirinto senza uscita soprattutto per chi si trova ad affrontare situazioni di estremo pericolo. Dobbiamo ricordare – ha concluso Nisini – che tutti noi potremmo essere Sandro Mugnai”.