Il cyberbullismo è una particolare forma di comportamento aggressivo simile al bullismo ma è attuato esclusivamente attraverso l’uso di dispositivi elettronici mobili utilizzando alcune applicazioni, in particolare i social media.
Secondo l’Istat in Italia circa il 22% degli episodi di bullismo si sviluppa attraverso il cyberbullismo.
Per il Ministero della salute degli undicenni risultano vittime di cyberbullismo il 17.2% dei maschi e il 21,1% delle femmine; i 13enni coinvolti sono il 12,9% dei ragazzi e il 18,4% delle ragazze; gli adolescenti di 15 anni sono il 9,2% dei maschi e l’11,4% delle femmine.
I finanziamenti concessi dalla Regione agli Enti locali vanno dai circa 2.000 euro destinati ai Comuni con un minor numero di abitanti ai 15.000 euro, che andranno invece alla Città metropolitana di Firenze. Cifre più alte rispetto alla media spettano anche ai Comuni capoluogo come Grosseto (8.400 euro) e Prato (12.000 euro) e alla Provincia di Arezzo (7.525).
“La Regione Toscana – sottolinea l’assessore all’innovazione digitale e alla sicurezza, Stefano Ciuoffo – ha deciso con questa misura di consolidare il lavoro prezioso che da alcuni anni viene svolto in ambito socio-sanitario, dalle aziende sanitarie e dalle società della salute. Riteniamo che la consapevolezza nell’uso delle nuove tecnologie sia centrale, non solo per le persone adulte, ma anche per le giovani generazioni. I fenomeni di cyberbullismo a cui assistiamo non possono lasciarci indifferenti”.
“Per tale ragione – conclude Ciuoffo – abbiamo chiesto agli enti locali (comuni e province) di realizzare dei progetti in sinergia tra scuole del territorio, associazioni sportive giovanili ed enti del terzo settore. Solo con un impegno corale e collettivo riusciremo ad arginare questo drammatico fenomeno”.
L’importo totale dei progetti prevede anche una quota variabile di cofinanziamento a carico degli enti locali beneficiari della quota regionale, che verrà erogata in due tranche, una relativa all’anno in corso, l’altra a valere sul bilancio 2024.