Il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Casucci, ha risposto alle recenti critiche mosse dalla lista Futuro per Cortona e pubblicate sui media locali. Nell’intervista, Casucci ha chiarito la sua posizione su residenza, attività politica, sanità, infrastrutture e altri temi cruciali per il territorio.
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Accuse personali e residenza ad Arezzo: “Una scelta strategica per la provincia”
Tra le critiche ricevute, la più discussa riguarda il suo trasferimento ad Arezzo, presentato da Futuro per Cortona come un allontanamento dal suo territorio d’origine. Casucci ha definito questa polemica strumentale e pretestuosa, sottolineando che la sua scelta di risiedere ad Arezzo è stata fatta per avere una visione più ampia della provincia e un accesso più diretto alle esigenze di tutto il territorio.
“Venire ad Arezzo mi ha permesso di acquisire una mentalità più ampia e di valutare in modo omogeneo i problemi dei cittadini di tutta la provincia. Il mio legame con Cortona rimane saldo: la mia famiglia, la mia azienda e le mie radici sono lì” – ha spiegato Casucci, aggiungendo che continua a visitare regolarmente la Valdichiana per incontrare cittadini e amministratori locali.
La variante della SR71: “Abbiamo sempre contestato il tracciato”
Un altro punto di attrito è stato il progetto della variante della SR71 da Vallone a Pietraia. Casucci ha ribadito di essersi sempre opposto al tracciato scelto, insieme all’amministrazione comunale di Cortona, preferendo un collegamento fino a Terontola.
“Abbiamo espresso chiaramente la nostra contrarietà al tracciato, ritenendolo non adeguato agli interessi del territorio. Quando i lavori sono partiti, le possibilità di azione erano limitate. L’unica alternativa sarebbe stata un’azione di resistenza estrema, ma abbiamo preferito un approccio istituzionale” – ha spiegato Casucci, criticando chi lo accusa di non aver fatto abbastanza.
Sanità e Ospedale della Fratta: “Cinque interrogazioni e sopralluoghi costanti”
Futuro per Cortona ha contestato l’operato di Casucci in tema di sanità, accusandolo di una politica fatta solo di “spot” e propaganda inconcludente. Il consigliere ha respinto queste accuse ricordando di essere un consigliere di opposizione, con un ruolo di controllo e proposta, e ha elencato le azioni concrete intraprese per il potenziamento dell’Ospedale della Fratta.
“Ho presentato cinque interrogazioni sulla sanità cortonese e ho effettuato numerosi sopralluoghi all’Ospedale della Fratta. Il mio ruolo è sollecitare e pungolare chi governa, non gestire direttamente la sanità” – ha dichiarato, sottolineando la necessità di affrontare il tema con serietà e senza strumentalizzazioni politiche.
Campanilismo e visione provinciale: “Serve una politica di condivisione”
Tra le critiche mosse a Casucci vi è anche quella di essersi interessato ad altre vallate della provincia a discapito di Cortona. Il vicepresidente ha ribadito che il suo ruolo richiede una visione ampia e non campanilistica, spiegando che lavorare per l’intera provincia è un dovere istituzionale.
“Non posso e non voglio occuparmi solo del mio orticello. Il mio ruolo mi impone di considerare in modo omogeneo tutta la provincia di Arezzo. La crescita deve essere collettiva, e lo sviluppo del territorio deve avvenire in sinergia tra le varie realtà locali” – ha dichiarato, invitando a superare le divisioni campanilistiche.
La stazione dell’Alta Velocità: “Polemica strumentalizzata”
Un altro tema al centro del dibattito è la posizione di Casucci sulla stazione dell’Alta Velocità MedioEtruria. Il consigliere ha ricordato che il suo partito ha sempre sostenuto la soluzione di Rigutino, posizione che lui ha rispettato pur essendo cortonese.
“Sarebbe stato facile dire ‘la voglio a Creti’, ma ho scelto di essere coerente con la linea del partito, che sosteneva Rigutino. Durante la campagna elettorale, la mia posizione è stata strumentalizzata: una mia intervista è stata tagliata per far sembrare che fossi contrario agli interessi della mia terra” – ha chiarito Casucci, ribadendo che le compensazioni per il territorio cortonese erano già state previste.
Valori cristiani e impegno sociale: “Le nostre radici sono la nostra forza”
Nell’intervista, Casucci ha anche richiamato i valori cristiani come fondamento della sua azione politica, evidenziando come la coesione sociale e la comunità siano elementi fondamentali per affrontare problemi come sanità e sicurezza.
“Non possiamo non dirci cristiani. Le nostre radici ci danno forza e ci permettono di guardare avanti con fiducia. Dobbiamo lavorare per una società più coesa e rispettosa dei valori che hanno reso grande la nostra cultura” – ha affermato.
Replica alle elezioni comunali: “Non sono un bomber finito”
Un’altra critica avanzata da Futuro per Cortona riguarda il risultato elettorale di Casucci alle ultime amministrative di Cortona, in cui ha ottenuto un numero di voti inferiore rispetto al passato. Il vicepresidente ha replicato con ironia:
“Ringrazio Futuro per Cortona per la pubblicità che mi ha fatto con la polemica sul mio trasferimento ad Arezzo. Sono sempre in pista e il mio ruolo è consolidato dai risultati ottenuti nelle precedenti elezioni regionali. Nel 2015 ho avuto 3.574 preferenze, nel 2020 oltre 1.000 a Cortona. I numeri parlano chiaro” – ha dichiarato, ribadendo il suo impegno politico.
Conclusioni: “Serve collaborazione per il bene del territorio”
L’intervista di Casucci si configura come una difesa puntuale dalle accuse ricevute, con un chiaro messaggio di continuità e impegno per il territorio. Il vicepresidente ha sottolineato la necessità di superare le divisioni politiche e lavorare insieme per il bene di Cortona e dell’intera provincia.
“Le polemiche personali non servono a nessuno. Dobbiamo concentrarci su una politica di collaborazione, perché solo così possiamo garantire un futuro di crescita per il nostro territorio” – ha concluso.