“Non è la prima volta che il consigliere Menchetti solleva questioni relative all’ambiente ed alla sua tutela, e lo fa ogni qualvolta gli saltano agli occhi procedimenti autorizzativi, dell’amministrazione comunale, ma il più delle volte di altri enti quali la Regione, che hanno a che fare con l’ambiente, sia che si tratti di termovalorizzazione dei rifiuti urbani residui o di biodigestori dei rifiuti organici, sia che si tratti di antenne di telefonia mobile, o di energie rinnovabili, oppure di tutela degli animali selvatici.
Puntualmente ne scaturisce subito un’interrogazione consiliare o un comunicato stampa quasi sempre colorato da toni allarmistici. Tutto legittimo, ci mancherebbe altro, siamo in democrazia, però credo che sia opportuno prima di tutto chiarirsi su cosa significhi “tutela dell’ambiente“.
Per il Consigliere Menchetti molto probabilmente tutelare l’ambiente significa preservare l’integrità dei processi naturali dalla minaccia dell’attività dell’uomo, che contamina, inquina, sporca e disturba l’equilibrio naturale che sul nostro pianeta esisteva prima della comparsa dell’uomo.
L’uomo e le sue attività sono, secondo Menchetti, una minaccia per l’ambiente, a prescindere.
Viene naturalmente da domandarsi poi che vita potremmo condurre senza termovalorizzatori, impianti di biodigestione dei rifiuti organici, senza antenne di telefonia ed in presenza di orde di ungulati o altri animali selvatici che scorrazzano felici sulle nostre strade con famiglie di nutrie che liberamente perforano indisturbate gli argini e le sponde dei nostri fiumi, e quali potrebbero essere le alternative che ci consentono di chiudere il ciclo dei rifiuti, cercando di recuperare energie dagli stessi, di produrre energia senza emissioni clima alteranti, o telefonare, accedere ad internet, scambiarsi informazioni.
Come potremmo fare a contenere la proliferazione incontrollata degli animali selvatici. Come potremmo fare a realizzare infrastrutture nel territorio senza tagliare le piante se ciò è necessario.
Una soluzione, sicuramente gradita al Consigliere, potrebbe essere quella di non produrre rifiuti, di fare a meno dell’energia elettrica e del metano oppure approvvigionarsi dall’estero, di comunicare con i segnali di fumo e con i piccioni viaggiatori.
Significherebbe non fare strade, casse di espansione, argini, impianti od altre infrastrutture? In altre parole tutto ciò significa regredire e tornare all’età della pietra.
Preme poi rilevare che spesso dagli estremisti dell’integrità ambientale vengono propinate come alternative delle soluzioni quasi magiche, ad impatto zero: purtroppo queste non hanno quasi mai un supporto tecnico o scientifico, ed una sostenibilità economica e di fatto sono irrealizzabili. Non esistono soluzioni semplici a problemi complessi.
Questa amministrazione ha un concetto di tutela dell’ambiente diametralmente opposto a quello del Consigliere Menchetti e non crede che l’attività dell’uomo ed il progresso in generale siano una minaccia a priori per l’ambiente.
Crede che si possa coniugare la presenza dell’uomo e le sue molteplici attività con la tutela dell’ambiente. Crede che si possa chiudere il ciclo dei rifiuti per recuperare materia ed energie.
Crede che si debba consentire ai cittadini ed alle imprese di essere connesse con il mondo. Crede che si debbano realizzare le infrastrutture sul territorio anche se questo comporta il taglio di alberi (alberi che poi si possono ovviamente ripiantare).
Crede che si possa coniugare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili salvaguardando la produzione agricola. E crede infine, e soprattutto, che si debba fare uno sforzo importante per rendersi energicamente indipendenti.
E ci crede anche perché l’Italia è il paese con una delle normative a carattere ambientale tre le più stringenti in assoluto, e questa è sicuramente la prima garanzia per la tutela della salute dei cittadini e per la salvaguardia dell’ambiente, ovviamente se le attività umane vengono esercite nel rispetto delle leggi.
Consigliere Menchetti non siamo sotto attacco, noi teniamo quanto lei all’ambiente ma a differenza di lei vogliamo che Arezzo si sviluppi e cresca e crediamo nel progresso”.
Uff. Stampa Comune di Arezzo